Glossario

Ordine alfabetico

  • Economia circolare

    Eco-efficacia

    La norma AFNOR XP X30-901 è lo standard francese pubblicato nel 2018 dall’ente di normazione AFNOR e costituisce l’unico riferimento internazionale per l’implementazione di un Sistema di Gestione per l’economia circolare di un’organizzazione.

    Nasce per essere un punto di riferimento internazionale per tutte le aziende che vogliono adottare soluzioni circolari nell’ambito della propria catena di valore, dei propri sistemi di produzione o erogazione del servizio.

    Permette, inoltre, di fornire alle organizzazioni una metodologia di gestione e rendicontazione di uno o più progetti per la transizione a modelli di economia circolare. 

  • Economia circolare

    Blue Economy

    La Blue Economy è una branca della Green Economy, un modello economico dedicato alla costruzione di un sistema economico sostenibile attraverso l’innovazione tecnologica.

    L’obiettivo della blue economy è raggiungere zero emissioni di carbonio.

    La Blue Economy si basa sull’innovazione attraverso lo sviluppo di principi fisici e il riutilizzo delle risorse esistenti, ad esempio, utilizzando metodi scientifici come la biomimetica.

    Il modello è stato proposto da Gunter Pauli nel libro: “The Blue Economy: 10 years, 100 Innovation, 100 Million jobs”.

  • Comunicazione Green

    Green Hushing

    Il termine Green Hushing, si riferisce ad affermazioni di sostenibilità aziendale false o fuorvianti, e viene utilizzato quando un’azienda ha annunciato un obiettivo climatico, ma non intende pubblicizzare chiaramente il proprio impegno per raggiungerlo.

    È il cosiddetto “silenzio verde”.

    Ciò può complicare la valutazione degli obiettivi climatici aziendali, limitare la condivisione delle conoscenze sulla decarbonizzazione, portare a obiettivi meno ambiziosi e perdere opportunità di collaborazione intersettoriale. 

  • Comunicazione Green

    Digestione Anaerobica

    La digestione anaerobica è un processo biologico in cui i microrganismi decompongono la materia organica in assenza di ossigeno per produrre biogas, un gas ricco di metano utilizzato come fonte di energia rinnovabile.

    La digestione anaerobica avviene in un ambiente chiuso chiamato reattore anaerobico.

    Il processo coinvolge batteri che trasformano la materia organica in una miscela di biogas e liquido residuo chiamato digestato.

    La digestione anaerobica è una tecnologia sostenibile che può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, alla gestione dei rifiuti organici e alla produzione di energia rinnovabile.

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  • Comunicazione Green

    Carbon Zero

    “Carbon zero” è un termine simile a “neutralità carbonica” e indica lo stesso obiettivo di bilanciare le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle attività umane con la capacità della Terra di assorbirle.

    In generale, il termine “carbon zero” si riferisce a situazioni in cui l’impatto ambientale netto delle attività umane sull’ambiente è pari a zero in termini di emissioni di gas a effetto serra, mentre il termine “neutralità carbonica” si riferisce a situazioni in cui le emissioni di gas a effetto serra sono bilanciate da un’azione compensatoria che rimuove o riduce le emissioni di carbonio dall’atmosfera.

    Entrambi i termini rappresentano obiettivi importanti per combattere il cambiamento climatico e richiedono azioni concrete come l’utilizzo di energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

  • Aziende Comunicazione Green

    BS 8001

    La norma BS 8001 è lo standard inglese pubblicato nel 2017 dall’ente di normazione britannico BSI.

    Costituisce il primo standard nato esplicitamente per guidare le imprese nella transizione a modelli di produzione più circolari e permette di  misurare il grado di maturità circolare raggiunto da un’organizzazione.

    Lo standard BS 8001 ha lo scopo di aiutare le organizzazioni e gli individui a prendere in considerazione ed implementare pratiche più circolari e sostenibili all’interno delle loro attività, introducendo modi migliori di lavorare, fornendo prodotti e servizi più circolari o ridisegnando il loro intero modello di business.

  • Comunicazione Green Aziende

    AFNOR XP X30-901

    La norma AFNOR XP X30-901 è lo standard francese pubblicato nel 2018 dall’ente di normazione AFNOR e costituisce l’unico riferimento internazionale per l’implementazione di un Sistema di Gestione per l’economia circolare di un’organizzazione.

    Nasce per essere un punto di riferimento internazionale per tutte le aziende che vogliono adottare soluzioni circolari nell’ambito della propria catena di valore, dei propri sistemi di produzione o erogazione del servizio.

    Permette, inoltre, di fornire alle organizzazioni una metodologia di gestione e rendicontazione di uno o più progetti per la transizione a modelli di economia circolare. 

  • Aziende

    AEE

    Gli AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono oggetti composti da elementi elettrici e metallici che, per un corretto funzionamento, hanno bisogno di correnti elettriche o campi elettromagnetici, come ad esempio PC, smartphone o lavatrici.

    I rifiuti derivanti da questi oggetti prendono il nome di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

    Risorse:

  • Comunicazione Green

    Neutralità Carbonica

    La Neutralità Carbonica consiste nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle attività umane e la capacità di assorbimento del pianeta.

    Per raggiungere tale pareggio, dichiarato dall’UE come un obiettivo da raggiungere entro il 2050, le emissioni di gas a effetto serra devono essere drasticamente ridotte attraverso l’adozione di pratiche più sostenibili e l’utilizzo di tecnologie pulite, come le fonti di energia rinnovabile.

    Inoltre, potrebbe essere necessario compensare le emissioni residue attraverso la conservazione delle foreste, l’agricoltura sostenibile e altri metodi che rimuovono il carbonio dall’atmosfera.

  • Economia circolare

    Neomateriali

    I neomateriali sono materiali innovativi, derivanti da processi produttivi che seguono i principi dell’Economia Circolare.

    Esistono 3 grandi categorie di neomateriali:

    • i “bio-based”, materiali di origine vegetale e animale o formati da micro-organismi.
    • I “neo-classici”, composti da materiali riciclati che sono oggi alla base di svariati processi produttivi.
    • Gli “ex novo”, ottenuti grazie a processi di valorizzazione dei rifiuti e degli scarti di diverse industrie e dalle scorie degli inceneritori ed estraendo la CO2 dall’atmosfera.
  • Economia circolare Aziende

    Materia Prima-Seconda

    La Materia Prima Seconda è uno scarto di produzione, il quale, tramite specifici processi di recupero, viene utilizzato in un processo produttivo uguale o diverso da quello che lo ha generato.

    In questo contesto l’Italia fa riferimento alla categoria detta sottoprodotto.

    La materia prima seconda gioca un ruolo cruciale nell’Economia Circolare, in quanto consente di ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini, consentendo di ridurre l’impatto ambientale associato all’estrazione di nuove materie prime e alla produzione di prodotti da zero.

    Attraverso il riciclo dei materiali esistenti, la materia prima seconda consente di creare un ciclo di vita più lungo per i prodotti e di ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche.

  • Aziende

    Manifattura Additiva

    La produzione additiva, nota anche come stampa 3D, è una tecnologia di produzione in cui un oggetto tridimensionale viene creato strato per strato da un modello digitale.

    Il processo di produzione additiva prevede l’utilizzo di una stampante 3D, programmata con il modello digitale dell’oggetto da produrre strato per strato attraverso la deposizione di filamenti fusi, la stereolitografia e la sinterizzazione laser selettiva.

    L’additive manufacturing offre diversi vantaggi rispetto ai metodi di produzione tradizionali:

    • consente di creare oggetti complessi e personalizzati in modo rapido ed efficiente, senza dover creare costosi strumenti di produzione o affidarsi a processi di lavorazione.
    • consente di ridurre lo spreco di materiale, in quanto il materiale viene utilizzato solo dove è necessario.
    • riduce i costi di produzione, in quanto consente di produrre in modo efficiente anche piccole quantità di oggetti.
  • Economia circolare Aziende

    Macchine come Servizio

    La macchina come servizio (Machine as a Service, MaaS) è un modello di business in cui le aziende forniscono ai propri clienti l’accesso a macchine o attrezzature come servizio, anziché vendere le macchine stesse.

    È un esempio del più generale product-as-a-service.

    In questo modello di business, le aziende che forniscono il servizio sono responsabili dell’acquisto, della manutenzione e dell’aggiornamento delle macchine, mentre i clienti pagano solo per il loro utilizzo effettivo, senza dover investire nella loro acquisizione.

    In questo modo, le aziende che offrono il servizio possono fornire macchine di alta qualità e aggiornate, garantire una maggiore flessibilità e controllo dei costi per i clienti, e migliorare l’utilizzo delle risorse, creando relazioni di lunga durata con i clienti.

  • Economia circolare Aziende

    Logistica Inversa

    La logistica inversa è il processo di pianificazione a ritroso dei flussi di materiali, dal punto di consumo al punto di origine, al fine di recuperare valore o garantire un corretto smaltimento o riciclaggio dei prodotti, dei materiali o dei rifiuti.

    A differenza della logistica tradizionale, che si occupa del trasporto dei prodotti dal produttore al consumatore finale, la logistica inversa gestisce il movimento di prodotti usati, difettosi o non più necessari dal punto di fine ciclo di vita, per il loro riciclo, riparazione e riutilizzo.

    In un’economia circolare, dove i prodotti e i materiali sono progettati per essere riutilizzati e riciclati, la logistica inversa consente di recuperare materiali e prodotti utili, che altrimenti sarebbero andati persi, creando nuove opportunità di business e di riciclo.

    La logistica inversa è un elemento fondamentale della sostenibilità ambientale e può portare numerosi vantaggi alle aziende che la implementano, tra cui la riduzione dei costi e l’aumento dell’efficienza, nonché la creazione di un vantaggio competitivo sul mercato.

  • Aziende

    Life Cycle Management

    Il Life Cycle Management, tradotto Gestione del Ciclo di Vita, è un approccio ideato con lo scopo di garantire una gestione più sostenibile della catena del valore.

    Il LCM è strumento di supporto decisionale specificamente progettato per aziende di qualsiasi dimensione ed è spesso implementato da altri strumenti come LCA, LCC, SLCA, LCT.

    L’obiettivo principale della LCM è quello di massimizzare il valore del prodotto o servizio per il cliente e per l’azienda, riducendo al contempo l’impatto ambientale e la spesa a lungo termine.

    La LCM mira inoltre a migliorare la sostenibilità del prodotto o servizio, riducendo il consumo di risorse e minimizzando gli effetti negativi sull’ambiente.

  • Aziende

    Life Cycle Costing

    Il Life Cycle Costing, o valutazione del costo del ciclo di vita, è un metodo di valutazione del costo totale di un prodotto, servizio o sistema durante l’intero ciclo di vita, dalla progettazione, alla produzione, all’utilizzo e alla fine della vita.

    Questo metodo consente di analizzare il costo complessivo del prodotto o servizio, compresi i costi di manutenzione, di riparazione, di smaltimento e di sostituzione.

    La valutazione del costo del ciclo di vita è utile per aiutare a prendere decisioni informate riguardo alla scelta di prodotti e servizi, in quanto tiene conto di tutti i costi a lungo termine, non solo dei costi iniziali di acquisto.

    Ciò consente di identificare le opzioni più economiche e sostenibili nel lungo periodo.

    Per eseguire una valutazione del costo del ciclo di vita, si deve analizzare ogni fase del ciclo di vita del prodotto o servizio e identificare i costi associati a ciascuna fase e, una volta identificati tutti i costi, è possibile sommare il costo totale del ciclo di vita e confrontare i costi delle diverse opzioni.

    Questo consente di prendere decisioni informate basate sui costi complessivi e sulla sostenibilità a lungo termine.

  • Aziende Comunicazione Green

    ISO 14040

    La norma ISO 14040 è uno standard internazionale che fornisce linee guida per l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) di prodotti e servizi.

    La norma descrive i principi e i requisiti per eseguire un’analisi del ciclo di vita e stabilisce le procedure per la valutazione dell’impatto ambientale.

    L’analisi del ciclo di vita è una metodologia utilizzata per valutare l’impatto ambientale di un prodotto o servizio durante l’intero ciclo di vita, dalla produzione all’eliminazione.

    La norma ISO 14040 stabilisce i seguenti principi per l’analisi del ciclo di vita:

    • Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dell’analisi;
    • Analisi del ciclo di vita del prodotto o servizio, identificando le fasi del ciclo di vita e le relative informazioni ambientali;
    • Valutazione dell’impatto ambientale, identificando gli impatti ambientali e valutandone la gravità;
    • Interpretazione dei risultati, valutando i risultati dell’analisi e identificando le opportunità di miglioramento.

    L’uso della norma ISO 14040 consente di ottenere informazioni utili per migliorare la sostenibilità dei prodotti e servizi e per promuovere l’adozione di pratiche sostenibili nell’industria.

  • Economia circolare

    Indicatori di Circolarità

    Gli Indicatori di Circolartià sono strumenti di diverso tipo e forma utili all’aziende per capire il loro grado di circolarità a livello generale o il livello di circolarità di una determinata azione, prodotto o servizio.

    Alcuni esempi di questi indicatori sono Circulytics e Material Circularity Indicator, entrambi creati dalla Ellen MacArthur Foundation.

    Risorse:

  • Comunicazione Green

    Impronta Carbonica

    L’impronta carbonica è una misura dell’impatto ambientale delle attività umane, in particolare delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dal consumo di energia, dall’uso di trasporti, dalle attività industriali e agricole, e dalla gestione dei rifiuti.

    L’impronta carbonica misura le emissioni, in particolare, di anidride carbonica (CO2), ma anche di altri gas come il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O), emessi nell’atmosfera a causa delle attività umane.

    L’impronta carbonica può essere calcolata a livello individuale, aziendale o di un intero Paese, e viene espressa in tonnellate di CO2 equivalenti.

    Il calcolo dell’impronta carbonica tiene conto di tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto o servizio, dalla produzione alla distribuzione, dal consumo allo smaltimento, e valuta l’energia utilizzata, i materiali impiegati, le distanze percorse e altre variabili.

    L’impronta carbonica è diventata un importante strumento per la lotta al cambiamento climatico, poiché consente di individuare le fonti principali di emissioni di gas serra e di identificare le azioni necessarie per ridurle.

  • Certificazioni

    FSC

    Il Forest Stewardship Council (FSC) è un’organizzazione internazionale non governativa che si occupa della certificazione di foreste gestite in modo sostenibile.

    L’FSC ha come obiettivo la promozione della gestione responsabile delle foreste a livello globale, attraverso la definizione di standard e criteri per la gestione forestale sostenibile e l’assegnazione di certificazioni a quelle aziende che rispettano tali standard.

    La certificazione FSC garantisce che la gestione delle foreste avvenga in modo sostenibile e responsabile, rispettando i diritti dei lavoratori e delle comunità locali, proteggendo la biodiversità e prevenendo la deforestazione.

    Le aziende che adottano la certificazione FSC possono utilizzare il marchio FSC sui loro prodotti, indicando che provengono da foreste gestite in modo sostenibile e responsabile.

    Il sistema di certificazione FSC prevede l’adozione di standard per la gestione forestale, la tracciabilità delle materie prime e la catena di custodia dei prodotti forestali, al fine di garantire che i prodotti finali siano effettivamente prodotti in modo sostenibile.

  • Economia circolare Aziende

    Economia Lineare

    L’economia lineare è un modello economico tradizionale basato sull’uso di risorse naturali e materiali per produrre beni, che vengono poi utilizzati e, alla fine del loro ciclo di vita, smaltiti come rifiuti.

    Questo modello è caratterizzato da una logica di produzione “produci, consumi, smaltisci”, che non tiene conto delle conseguenze ambientali e sociali delle attività produttive.

    Questo modello genera un’alta quantità di rifiuti e inquinamento, aggrava i problemi di scarsità di risorse e contribuisce ai cambiamenti climatici.

    L’economia lineare è stata adottata a livello globale per decenni ed ha generato una serie di impatti negativi sull’ambiente e sulla società, tra cui la perdita di biodiversità, l‘inquinamento dell’aria e dell’acqua, il cambiamento climatico e la scarsità di risorse.

    Negli ultimi anni, si è registrato un crescente interesse per l’adozione di modelli di Economia Circolare, che prevedono il recupero e il riutilizzo delle risorse, al fine di ridurre gli sprechi e promuovere la sostenibilità ambientale.

  • Economia circolare Aziende

    Economia della Perfomance

    L’economia della performance è un modello economico che combina la gestione della performance aziendale con l’adozione di pratiche circolari.

    L’obiettivo principale è quello di massimizzare il valore economico e ambientale generato dalle attività aziendali, riducendo gli sprechi e promuovendo il recupero e il riutilizzo delle risorse.

    L’economia della performance comprende diverse pratiche, tra cui:

    • Progettazione circolare: la progettazione di prodotti e servizi pensati per essere riutilizzati, riparati o riciclati al termine del loro ciclo di vita.
    • Economia circolare: l’adozione di processi produttivi che prevedono il recupero e il riutilizzo delle risorse, attraverso il riciclo, il riuso e il ripristino di materiali e componenti.
    • Servizi circolari: l’offerta di servizi che consentono di utilizzare i prodotti in maniera condivisa, attraverso la condivisione, il noleggio o il leasing.

    L’economia della performance può rappresentare un’opportunità per le aziende di migliorare la loro sostenibilità, generando valore economico e ambientale.

    Tuttavia, è necessario che le pratiche adottate siano effettivamente circolari e non solo un greenwashing, e che siano supportate da politiche e regolamentazioni adeguate a livello nazionale e internazionale.

  • Economia circolare

    Economia della Condivisione

    L’economia della condivisione è un modello economico che si basa sulla condivisione di beni e servizi tra individui, organizzazioni e comunità, attraverso piattaforme digitali e tecnologie di comunicazione.

    L’obiettivo principale dell’economia della condivisione è quello di massimizzare l’utilizzo delle risorse e ridurre gli sprechi, favorendo l’accesso ai beni e servizi senza la necessità si acquistarne la proprietà.

    L’economia della condivisione comprende diverse attività e servizi, tra cui:

    • Car sharing: la condivisione di auto tra più persone, tramite piattaforme online che consentono di prenotare e utilizzare un veicolo in condivisione.
    • Home sharing: la condivisione di abitazioni tra privati, tramite piattaforme online che permettono di affittare una stanza o un’intera casa a turisti o a persone in cerca di alloggio temporaneo.
    • Coworking: la condivisione di spazi di lavoro tra professionisti e imprenditori, che possono usufruire di uffici, sale riunioni e altri servizi in comune.
    • Peer-to-peer lending: la condivisione di risorse finanziarie tra privati, tramite piattaforme online che permettono di investire o prestare denaro ad altri privati.

    L’economia della condivisione può rappresentare un’alternativa sostenibile al modello economico tradizionale, favorendo l’utilizzo delle risorse esistenti e riducendo gli sprechi.

  • Economia circolare Comunicazione Green

    Green Deal

    Il Green Deal è un piano globale proposto dall’Unione europea (UE) per affrontare il cambiamento climatico e raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.

    L’obiettivo principale del Green Deal è trasformare l’economia dell’UE in un’economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio e circolare, a beneficio sia dell’ambiente che della società.

    Il Green Deal si concentra su diversi settori chiave, tra cui:

    • Azione per il clima: l’UE mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.
    • Energia sostenibile: il Green Deal mira ad aumentare la quota di energia rinnovabile nel mix energetico dell’UE e a migliorare l’efficienza energetica.
    • Trasporti sostenibili: l’UE mira a promuovere il trasporto sostenibile, compreso lo sviluppo di veicoli elettrici e l’impiego di carburanti alternativi.
    • Economia circolare: il Green Deal mira a promuovere un’economia circolare che riduca gli sprechi e promuova il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali.
    • Biodiversità: l’UE mira a proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi, comprese le foreste, gli oceani e le acque dolci.

    Il Green Deal è un’iniziativa significativa e ambiziosa che richiede uno sforzo collettivo da parte di tutti gli Stati membri dell’UE, imprese e cittadini per raggiungere i suoi obiettivi.

  • Economia circolare Aziende

    Fine Vita di un Prodotto

    La fine vita di un prodotto si riferisce alla fase in cui un prodotto ha raggiunto la fine della sua vita utile e viene smaltito o riciclato.

    Nei sistemi a Ciclo Lineare, questo momento coincide con lo smaltimento del prodotto stesso, mentre nell’Economia Circolare, lo scarto non viene visto come rifiuto, ma come nuovo input che rientra nel circolo economico-produttivo, dando vita ad un sistema chiuso, dove lo sfrido è la materia prima-seconda.

    Per migliorare la gestione della fine vita dei prodotti, molti paesi hanno introdotto leggi e normative che impongono alle aziende di gestire in modo sostenibile i loro prodotti. Ciò include la responsabilità estesa del produttore (EPR), che impone ai produttori di assumersi la responsabilità della gestione dei loro prodotti a fine vita, inclusa la raccolta, il riciclaggio e lo smaltimento appropriato dei prodotti.

    Inoltre, l’economia circolare incoraggia l’adozione di modelli di business basati sulla fornitura di servizi anziché sulla vendita di prodotti.

    In questo modo, l’azienda si fa carico della gestione dei prodotti a fine vita, promuovendo la riparazione, il riuso o il riciclaggio, e può creare nuove opportunità di lavoro e innovazione.

  • Aziende Comunicazione Green

    ESG

    L’Environmental Social Governance (ESG) è un insieme di criteri che vengono utilizzati dagli investitori e dalle aziende per valutare il grado di sostenibilità e responsabilità sociale delle attività aziendali.

    In particolare, i criteri ESG sono suddivisi in tre categorie principali:

    • Ambientale: riguarda l’impatto dell’azienda sull’ambiente, ad esempio le sue emissioni di gas serra, l’uso dell’acqua e delle risorse naturali, la gestione dei rifiuti e la sostenibilità dell’intera catena di fornitura.
    • Sociale: valuta l’impatto dell’azienda sulla società, ad esempio la salute e la sicurezza dei lavoratori, le politiche di diversità e inclusione, i diritti umani, le relazioni con le comunità locali e la protezione dei consumatori.
    • Governance: riguarda la struttura di governance dell’azienda, ad esempio la composizione del consiglio di amministrazione, la remunerazione dei dirigenti, la trasparenza dei processi decisionali e la gestione dei rischi.

    L’adozione di criteri ESG è diventata sempre più importante negli ultimi anni, poiché questi fattori sono sempre più rilevanti per gli investitori e per i consumatori che vogliono supportare le aziende con un’impronta sostenibile.

  • Aziende

    Green Washing

    Il green washing è un termine che indica la pratica di utilizzare tecniche di marketing o comunicazione per promuovere prodotti o servizi come ecologici o sostenibili, quando in realtà non lo sono o hanno un impatto ambientale molto limitato.

    In altre parole, si tratta di un modo per far apparire un’azienda come impegnata a favore dell’ambiente senza che ci siano reali azioni a sostegno di tale impegno.

    Il green washing è considerato un comportamento eticamente discutibile, in quanto può essere fuorviante per i consumatori e ostacolare i veri progressi in materia di sostenibilità.

  • Aziende Comunicazione Green

    Certificazione Ambientale

    La certificazione ambientale è un attestato che certifica tramite criteri tecnici e normativi, l’impegno di un’azienda di limitare il proprio impatto negativo sull’ambiente.

    Viene rilasciata da organismi indipendenti(in Italia, Accredia) che valutano le politiche, i processi e i prodotti dell’organizzazione e confermano che sono conformi a determinati standard ambientali.

    Ci sono diverse certificazioni ambientali disponibili a livello globale, tra cui la certificazione ISO 14001, che stabilisce i requisiti per un sistema di gestione ambientale, la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), che valuta l’impatto ambientale degli edifici e promuove la sostenibilità, la Ecolabel e EMAS.

    La certificazione ambientale può portare a diversi vantaggi per le aziende, tra cui un maggiore rispetto ambientale, la conformità alle normative ambientali, la riduzione dei costi attraverso l’efficienza energetica e l’uso di materiali sostenibili e la differenziazione dal punto di vista della concorrenza.

    Inoltre, la certificazione ambientale può anche aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti dei prodotti e delle pratiche dell’azienda e migliorare la reputazione aziendale.

  • Aziende Comunicazione Green

    Etichetta Ambientale

    L’etichetta ambientale è un sistema di etichettatura e certificazione che viene utilizzato per identificare i prodotti che hanno un impatto ambientale ridotto rispetto ad altri prodotti simili sul mercato.

    L’Etichetta Ambientale ha l’obiettivo di dichiarare le caratteristiche di sostenibilità di un prodotto o un servizio.

    Sono strumenti fondamentali per contrastare la pratica del Green Washing da parte di enti, organizzazioni e aziende, così da rendere la comunicazione verso il consumatore finale più trasparente possibile, in modo che possano fare scelte d’acquisto più sostenibili.

    Inoltre, l’etichetta ambientale può anche motivare le aziende a produrre prodotti più sostenibili, poiché le aziende che ottengono l’etichetta ambientale possono distinguersi dalla concorrenza e acquisire una reputazione di sostenibilità.

    In Europa, il sistema di etichettatura ambientale più noto è l’EU Ecolabel, che indica che il prodotto è stato prodotto secondo rigorosi standard ambientali stabiliti dall’Unione Europea.

  • Economia circolare Aziende

    Estensione di vita del prodotto

    L’estensione di vita del prodotto è un concetto che si riferisce alla capacità di un prodotto di durare più a lungo del normale, mantenendo comunque le sue funzionalità e caratteristiche.

    L’estensione di vita del prodotto è un concetto chiave dell’economia circolare, che mira a ridurre il consumo di risorse naturali e a minimizzare la produzione di rifiuti attraverso l’uso di modelli di produzione e consumo sostenibili.

    In un’economia circolare, l’estensione di vita del prodotto è vista come una soluzione per contrastare il modello di consumo eccessivo e di produzione di rifiuti.

    Può essere ottenuta attraverso l’adozione di strategie come la riparazione, il riuso e il riciclo, tali da mantenere il valore dei materiali e dei prodotti esistenti, riducendo la necessità di produrre nuovi materiali e prodotti e diminuendo la quantità di scarti.

    Diversi sono i vantaggi economici, tra cui la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della riparazione e della manutenzione, il risparmio sui costi di produzione attraverso l’uso di materiali riciclati e la creazione di nuovi mercati per prodotti rigenerati e riparati, nonché una maggiore soddisfazione del cliente, poiché i prodotti duraturi e di alta qualità possono offrire un migliore rapporto qualità-prezzo e possono soddisfare le esigenze dei consumatori per periodi di tempo più lunghi.

  • Comunicazione Green

    Energie Rinnovabili

    Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e che non si esauriscono, come ad esempio il sole, il vento, l’acqua, la biomassa e la geotermia, e che sono in grado di ridurre l’emissione di gas a effetto serra e limitare i cambiamenti climatici.

    Queste fonti di energia stanno diventando sempre più importanti a livello globale, in quanto rappresentano un’alternativa sostenibile alle fonti di energia non rinnovabili, come il petrolio, il gas e il carbone, che sono finite e producono emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico.

    Le energie rinnovabili possono essere utilizzate per produrre energia elettrica, riscaldamento, raffreddamento e trasporti.

    Tra le tecnologie utilizzate per la produzione di energia rinnovabile ci sono i pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia solare, le turbine eoliche per la produzione di energia eolica, le centrali idroelettriche per la produzione di energia idroelettrica e i sistemi geotermici per la produzione di energia geotermica.

  • Economia circolare Comunicazione Green

    Economia Verde

    L’economia verde è un modello di sviluppo economico che mira a raggiungere la crescita economica sostenibile e la protezione ambientale simultaneamente.

    L’obiettivo dell’economia verde è quello di creare sistemi produttivi e di consumo che siano in grado di preservare le risorse naturali e promuovere il benessere sociale ed economico.

    Questo modello si basa sull’idea che lo sviluppo sostenibile sia possibile solo se si trovano soluzioni innovative per rispondere alle sfide ambientali ed economiche.

    Tra le attività economiche che si possono includere nell’economia verde ci sono la produzione di energia rinnovabile, l’efficienza energetica, l’agricoltura biologica, la gestione sostenibile delle risorse idriche e forestali, il turismo sostenibile, il riciclaggio e la gestione dei rifiuti.

    In sostanza, l’economia verde punta a creare un sistema economico più equo e sostenibile, che sia in grado di soddisfare le esigenze delle attuali generazioni senza compromettere le risorse e le opportunità delle generazioni future.

  • Economia circolare Aziende

    Ciclo a Cascata

    Il ciclo a cascata è un modello di economia circolare in cui i rifiuti vengono utilizzati come risorse per la produzione di nuovi prodotti, in modo da evitare lo spreco di materiali e ridurre l’impatto ambientale.

    Il ciclo a cascata prevede una serie di fasi in cui i materiali vengono recuperati, smontati, riparati e riciclati, creando così una catena di produzione in cui ogni fase sfrutta i materiali e le risorse provenienti dalla fase precedente.

    In questo modo si riducono i costi di produzione, si limita lo sfruttamento delle risorse naturali e si riducono le emissioni di gas serra.

    Il ciclo a cascata prevede anche l’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili per ridurre al minimo la quantità di rifiuti che finiscono in discarica. In questo modo si riduce l’impatto ambientale dei rifiuti sulla salute umana e sull’ecosistema.

    Il ciclo a cascata è una delle strategie chiave per l’economia circolare, in quanto permette di massimizzare il valore dei materiali e delle risorse, minimizzando l’impatto ambientale e creando nuove opportunità di sviluppo economico sostenibile.

  • Economia circolare Aziende

    Ecologia industriale

    L’ecologia industriale è un campo di studio interdisciplinare che si concentra sulla progettazione e l’ottimizzazione dei sistemi industriali in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale.

    L’obiettivo principale dell’ecologia industriale è quello di creare sistemi di produzione sostenibili che minimizzino il consumo di risorse naturali, la produzione di rifiuti e l’inquinamento.

    L’ecologia industriale si basa sulla comprensione dei flussi di materia ed energia all’interno dei sistemi industriali e sulla promozione di sinergie tra le diverse industrie e le comunità locali.

    In pratica, l’ecologia industriale cerca di creare un ciclo virtuoso in cui i rifiuti di un’azienda diventano risorse per un’altra, in modo da ridurre la produzione di scarti e la pressione sull’ambiente. Ciò può essere realizzato attraverso l’adozione di pratiche di eco-design, l’implementazione di sistemi di gestione ambientale, lo sviluppo di tecnologie più efficienti e l’integrazione delle attività industriali con i cicli naturali.

  • Aziende Comunicazione Green

    Ecolabel

    Il marchio Ecolabel UE è un marchio di qualità ecologica volontario che è soggetto a certificazione da parte di un’organizzazione indipendente e si basa su una serie di criteri di selezione scientificamente stabiliti che considerano le implicazioni ambientali di beni o servizi per tutto il loro ciclo di vita (organismo competente).

    L’Ecolabel dell’Unione Europea (EU Ecolabel) identifica beni e servizi che, pur mantenendo elevati requisiti prestazionali, si distinguono per un minore impatto ambientale nel corso del loro intero ciclo di vita.

    La prestazione ambientale è valutata su base scientifica analizzando gli effetti ambientali più significativi durante l’intero ciclo di vita del prodotto o del servizio, tenendo anche conto della durata della vita media dei prodotti e della loro riutilizzabilità/riciclabilità e della riduzione degli imballaggi e del loro contenuto di materiale riciclato.

  • Economia circolare Comunicazione Green

    Chimica verde

    Secondo un’idea specifica nota come “chimica verde”, gli studi di chimica ed ingegneria chimica si basano sulla creazione di beni e procedure che riducono o eliminano completamente l’uso e la produzione di sostanze pericolose.

    Essa si riferisce all’intero ciclo di vita di una sostanza chimica, compresa la sua creazione, uso e smaltimento.

    È, per definizione, la progettazione di prodotti e processi chimici che minimizzano o evitano completamente l’uso o la generazione di composti che potrebbero mettere in pericolo le persone o l’ambiente.

    Poiché è preferibile evitare i rifiuti piuttosto che trattarli o smaltirli dopo la loro produzione, occorre stabilire modalità sintetiche per l’uso e la produzione di sostanze chimiche con la minor quantità possibile di tossicità.

  • Aziende Comunicazione Green

    CAM

    Al fine di trovare la soluzione di progettazione, il prodotto o il servizio più rispettosi dell’ambiente per tutto il suo ciclo di vita, tenendo conto della redditività del mercato, i criteri ambientali minimi (CAM) sono requisiti ambientali stabiliti per le varie fasi del processo di acquisto.

    Con decreto del Ministero della Transizione Ecologica, i CAM sono definiti come una componente del Piano per la Sostenibilità Ambientale dei Consumi nel Settore della Pubblica Amministrazione.

    Art. 18 di L. 221/2015 e, successivamente, Art. 34 sui “Criteri per l’Energia e la Sostenibilità Ambientale” e Decreto Legislativo 50/2016 “Codice Appalti” (modificato dal Decreto Legislativo 56/2017), hanno reso obbligatoria l’applicazione per tutti gli enti aggiudicatori ed hanno garantito l’efficacia dei CAM in Italia.

  • Economia circolare Comunicazione Green

    Biomimetica

    Lo studio e l’imitazione dei processi biologici e biomeccanici in natura e negli esseri viventi è noto come biomimetica e serve come fonte di ispirazione per il progresso degli sforzi umani e della tecnologia.

    La natura viene utilizzata nella progettazione di articoli e prodotti tecnici come modello, misura e guida.

    La creazione di progetti basati sulla biomimetica richiede una comprensione di come funzionano i sistemi naturali per applicare tali principi alle invenzioni umane.

    Con una minore influenza negativa sull’ambiente e una maggiore versatilità, questo sistema consente lo sviluppo di nuove tecnologie e strutture.

  • Economia circolare Comunicazione Green

    Biomassa

    La biomassa è il materiale organico prodotto da piante e animali che è stato specificamente trattato per essere utilizzato come biocarburante nelle centrali elettriche.

    È una fonte di energia rinnovabile che riduce la dipendenza dai combustibili fossili. I materiali di origine organica dai quali si ricava energia sono i rifiuti agricoli, i ramoscelli verdi della silvicoltura e dell’agricoltura, i rifiuti organici urbani, i rifiuti di lavorazione dell’industria agroalimentare, i residui della legna da ardere e le alghe.

    La combustione della biomassa produce calore e genera una quantità di anidride carbonica simile a quella prodotta da un tipico processo di fotosintesi in natura.

  • Economia circolare Comunicazione Green

    Agenda 2030

    L’Agenda 2030, approvata il 25 settembre del 2015 in seno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e sottoscritta dai 193 paesi membri dell’ONU, indica 17 obiettivi(SDGs) e 169 “target” o sotto-obiettivi da raggiungere entro il 2030.

    Rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per l’impegno nazionale e internazionale teso a trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, quali l’estrema povertà, i cambiamenti climatici, il degrado dell’ambiente e le crisi sanitarie.

    Sono Obiettivi comuni che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

  • Economia circolare Aziende

    Branding Verde

    Con il termine Branding Verde (o Green Branding), si intendono tutte le attività di comunicazione e promozione, messe in atto da imprese, associazioni o startup, volte a valorizzare gli aspetti e i valori di sostenibilità del proprio brand, in linea con la tutela dell’ambiente, rispettando i principi di sostenibilità ambientale

    il Green Branding offre alle realtà Green strumenti creativi ed efficaci per diffondere i propri messaggi attraverso attività di comunicazione ecosostenibile.

  • Economia circolare Comunicazione Green

    Bioeconomia Circolare

    Secondo la definizione della Commissione Europea, la bioeconomia “concerne tutti i settori e i sistemi basati su risorse biologiche (specie animali e vegetali, microrganismi e la biomassa che ne deriva, compresi i rifiuti organici)”, ovvero comprende “tutti i settori della produzione primaria che utilizzano e producono risorse biologiche (agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura), e tutti i settori economici e industriali che utilizzano risorse e processi biologici per la produzione di alimenti, mangimi, prodotti a base biologica, energia e servizi”.

    Allontanarsi dalle materie prime fossili verso un’economia circolare e sostenibile basata su risorse e processi biologici e orientata ai cicli naturali dei materiali, è ciò che rappresenta il concetto di bioeconomia.

  • Comunicazione Green

    Finanza Sostenibile

    La Finanza Sostenbile è quella branca della finanzia che opera all’interno del mercato analizzando investimenti tramite due strumenti principali: i criteri ESG e gli Investimenti Socialmente Responsabili (ESG).

  • Economia circolare

    Eco-efficienza

    L’Eco-efficienza è quel processo o insieme di processi che porta alla realizzazione di un prodotto (inteso come prodotto fisico o servizio) cercando di avere il minor impatto ambientale possibile, partendo dall’astrazione della materia prima fino ad arrivare al consumo e smaltimento dell’oggetto.

    Sebbene, l’Eco-efficienza mgiliori la produttività delle risorse, resta bloccata nell’attuale modello di produzione e consumo e, in sostanza, rende l’attuale modello lineare meno negativo.

  • Economia circolare

    Ecodesign

    L’Ecodesign (o design/progettazione sostenibile) è un modello economico che coinvolge l’intero processo di ideazione, progettazione, vendita sul mercato e smaltimento di un prodotto che rispetti l’ambiente, attraverso la riduzione ai minimi livelli dell’impatto negativo che potrebbe avere sull’ecosistema.

    Di conseguenza, i materiali scelti dovranno essere sostenibili e riciclabili nel massimo rispetto dell’ambiente e delle risorse primarie.

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  • Economia circolare

    Dalla Culla al Cancello

    “Dalla Culla al Cancello” fa riferimento alla fase presente anche all’interno dell’analisi LCA, ovvero l’analisi del ciclo di vita del prodotto, che parte dall’estrazione delle materie prime vergini fino ad arrivare all’uscita del prodotto dallo stabilimento.
    Tale fase della LCA è fondamentale non solo per costruire in maniera corretta il profilo di sostenibilità di un prodotto, ma per individuare anche potenziali sprechi e opportunità di ottimizzazione e risparmio.

  • Economia circolare

    Ellen MacArthur Foundation

    La Ellen MacArthur Foundation, fondata nel 2010 da Ellen MacArthur, è l’organizzazione a livello internazionale, punto di riferimento su temi quali la sostenibilità e l’economia circolare.

    Con sede principale in Inghilterra, opera oggi con importanti brand o organizzazioni per accellerare la transizione verso un’economia più verde e circolare, tramite la realizzazione di partnership e l’organizzazione di iniziative volte a sensibilizzare la comunità su questi temi.

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  • Certificazioni

    Dichiarazione Ambientale di Prodotto

    La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) è una etichettatura ambientale legata al prodotto di tipo III (secondo la norma UNI ISO 14025:2006).

    Questa etichetta permette di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi valutate secondo la metodologia di analisi LCA.

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  • Economia circolare

    Decarbonizzazione

    Il termine decarbonizzazione indica una serie di attività volte alla riduzione o azzerimento delle emissioni di anidride carbonica (CO2) all’interno di uno specifico sistema.

    Queste attività possono andare dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, fino a vere e proprie politiche aziendali volte al riprogettazione di processi produttivi impattanti.

    Il concetto di decarbonizzazione ha deverse inclinazione a seconda del contesto in cui lo trova, mantenendo tuttavia alla base sempre lo stesso concetto: trovare soluzioni non incentrate sull’utilizzo di combustibili fossili.

    Fonte: Sfridoo

  • Economia circolare

    Dalla Culla alla Tomba

    “Dalla Culla alla Tomba” (in inglese Cradle to Grave) è il sistema di progettazione lineare del ciclo di vita, al cui interno il prodotto viene creato, consumato e smaltito creando in tal modo un impatto sull’ecosistema.

    La Cradle to Grave è oggi il sistema più presente all’interno dei business del ventunesimo secolo, i quali propongono ancora al proprio pubblico prodotti che si limitano a soddisfare i bisogni, senza tener conto delle possibili ricadute ambientali post utilizzo.

    Nella maggior parte dei casi questo termine lo si trova accostato al termine “Dalla Culla alla Culla”, che rappresenta un cambio di paradigma: da processi lineari a processi circolari.

  • Certificazioni

    Dalla Culla alla Culla

    “Dalla Culla alla Culla” (in inglese Cradle to Cradle) è un modo di pensare, ideare e creare il design di un prodotto, in maniera che questo abbia un impatto ambientale minimo una volta terminato il suo utilizzo.

    La Cradle to Cradle riprende in questo modo, con strumenti artificiale, il ciclo perfetto della natura, dove tutto quello che estratto e prodotto viene restituito alla terra stessa, senza creare scarti non valorizzati.

    Collegata alla Cradle to Cradle, esiste una certificazione utile alle aziende per migliorare la propria reputazione di brand, per ottenere un vantaggio competitivo e per progettare prodotti di alta qualità.

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  • Life Cycle Thinking

    Il Life Cycle Thinking (LCT) è un framework che viene utilizzato per valutare l’impatto ambientale, economico e sociale dei prodotti e servizi lungo il loro ciclo di viita.

    L’utilizzo di questo approccio è importante per avere una visione trasversale sui processi che partono dalla produzione, dall’uso, dal consumo fino ad arrivare al fine vita dei prodotti con lo scopo di individuare possibili innovazioni e miglioramenti che riducano gli impatti ambientali e l’uso di risorse.

    Il LCT trova applicazione pratica attraverso strumenti come la Life Cycle Assessement, il Life Cycle Costing e la Social Life Cycle Assessement.

  • Economia circolare

    Valutazione del ciclo di vita

    La Valutazione del ciclo di vita, conosciuta anche con il termine Life Cycle Assessment (LCA), è un metodo standardizzato che permette di valutare, quantificare e calcolare l’impatto ambientale (es. emissioni di CO2) dell’intero ciclo di vita di un prodotto/servizio.

    Lo stardard LCA è regolamentata a livello internazionale dalle norme ISO 14040:2006 – Principi e quadro di riferimento e ISO 14044:2006 – Requisiti e linee guida.

    La Life Cycle Assessment fornisce quindi un quadro molto dettaglio dei rapporti che intercorrono tra azioni umane e l’ecosistema circostante e del loro relativa ricaduta sull’ambiente.

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  • Comunicazione Green

    Climate Pledge Certification

    La Climate Pledge Certification è un progetto fondato da Amazon, in collaborazione con Global Optimization, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2040, dieci anni in anticipo rispetto al target fissato nell’Accordo di Parigi.

    Questo progetto comprende al suo interno diverse certificazioni ambientali, tra le più importanti di Compact to Design, per ridurre i packaging dei prodotto e la Cradle to Cradle Certified.

    Il progetto è finanziato dal Climate Pledge Fund, un fondo di due miliardi di dollare per sostenere lo sviluppo di tecnologie per la decarbonizzazione.

    Fonte: Amazon Sustainability

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  • Economia circolare

    Città Circolare

    La Città Circolare è un tipo di sistema urbano rigenerativo, al cui interno sono presenti diversi o tutti i principi dell’Economia Circolare in più delle sue funzioni.

    Tale tipologia di città ha lo scopo di eliminare il concetto di rifiuto e di spreco, grazie alle utlime tecnolgie e innovazioni digitali.

    Inoltre, la città circolare si pone come obiettivi l’aumento della vivibilità e il miglioramento della resilienza per la città stessa e per i propri cittadini.

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  • Economia circolare

    Ciclo di vita del prodotto

    Il Ciclo di vita del prodotto è l’insieme dei passaggi che l’oggetto compie durante la sua intera esistenza: da quando vengono estratte le materie prime per la sua realizzazione, fino a quando perde le sue caratteristiche fisiche o di utilità.

    Le fasi di questo ciclo sono tre: BOL (Bottom Of Life), MOL (Middle Of Life), EOL (End Of Life).

    Ognuna di queste fasi, produce un impatto calcolabile tramite la LCA (Life Cycle Assessment) che ha il ruolo di quantificare la ricaduta ambientale del ciclo di vita del prodotto.

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  • Economia circolare

    Ciclo Chiuso

    Per Ciclo Chiuso, nel settore dell’Economia Circolare, s’intende la capacità di un processo produttivo di elaborare un input trasformandolo in output senza dispendere all’esterno elementi di valore del processo stesso, come energia o materiali di scarto.

    Seguono questo principio i processi che adottano modelli di Economia Circolare e di Simbiosi Industriale.

    L’obiettivo infatti di questi modelli è quello di fare alle aziende gli strumenti per poter trarre il massimo potenziale da elementi che altrimenti son sarebbero valorizzati.

  • Economia circolare

    Cessazione della qualifica di rifiuto

    Con il termine “Cessazione della qualifica di rifiuto” si fa riferimento a quell’insieme di processi volti al recupero di un determinato rifiuto, il quale al termine del trattamento otterrà la qualifica di materia nuovamente utilizzabile dalle aziende.

    È fondamentale ricordare che tale definizione fa riferimento ai processi coinvolti e non alla materia finale risultante.

    Per questo motivo, la Cessazione della qualifica di rifiuto ha un ruolo più orientato alla corretta gestione, da parte degli operatori, delle materie di scarto.

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  • Comunicazione Green

    Bilancio di Sostenibilità

    Il Bilancio di Sostenibilità è un documento informativo, redatto dall’azienda, all’interno del quale sono contenute le principali aree di interesse tra l’impresa stessa e l’ecosistema che la circonda.

    Le aziende vincolate alla sua compilazione sono le organizzazioni di grandi dimensioni, ovvero con più di cinquecento dipendenti. Per le altre aziende la redazione di questo documento è volontaria.

    Generalmente le aree dove si creano legami di interesse, tra l’azienda e l’ecosistema che la circonda, sono quello economico, quello ambientale e quello sociale.

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  • Comunicazione Green

    Benefit Corporation

    La Benefit Corporation, meglio conosciuta con la forma abbreviata BCorp, è una certificazione, di valore internazionale, rilasciata da B Lab, una organizzazione non-profit statunitense.

    Per ottenere tale certificazione le aziende devono raggiunge un punteggio minimo collegato a specifici standard sulle proprie prestazioni ambientali e sociali.

    La principale differenza tra aziende traduzione e BCorp, è proprio il focalizzarsi su quesli sono gli impatti positivi che l’azienda persegue che vanno oltre il mero guadagno economico.

  • Aziende

    Plastic Free

    Testo glossario qui

  • Aziende

    Sfridoo

    Azienda italiana che supporta le imprese nella valorizzazione di scarti di produzione, avanzi di magazzino e cespiti aziendali, secondo i principi dell’Economia Circolare. Con la visione di eliminare il concetto di rifiuto, Sfridoo ha la missione di generare il mercato della materia seconda attraverso l’introduzione di una concreta Simbiosi Industriale tra le imprese.

  • Economia circolare

    Economia Circolare

    L’economia circolare è un modello economico che prevede un sistema di produzione e consumo che implica la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

    In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo, puntando piuttosto alla performance dei prodotti e dei sistemi.

    I principi dell’economia circolare sono un cambio di paradigma con il tradizionale modello economico lineare, fondato sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”.

    Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo.

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