Definizione Materia Prima Seconda (MPS)
Per con il termine Materia Prima Seconda (MPS – Materia Seconda o, in inglese, Secondary Raw Materials), si identifica quel materiale, derivante da un processo di recupero, che diventa un input o nuova materia “prima” in una nuova produzione uguale o diversa da cui è stata generata.
La Materia Prima Seconda deriva perciò da scarti i quali, a differenza di altri materiali, possono essere recuperati portando grandi vantaggi alle aziende, sia economici che ambientali. Ciò consente di trasformare una produzione industriale che utilizza materia vergine in un modello produttivo che rispecchi i principi dell’Economia Circolare e la direttiva europea 2008/98/CE.
La differenza tra Materia Prima Seconda e Sottoprodotti
La differenza principale tra Materia Prima Seconda e i Sottoprodotti (in inglese, By-product) riguarda il fatto che le prime subiscono un trattamento di recupero per poter essere riutilizzate, mentre i secondi, ovvero i Sottoprodotti, non sono coinvolti in un processo di trattamento.
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Infatti, le Materie Prime Seconde possono subire uno o più processi di recupero che permettono al materiale di scarto di acquisire caratteristiche fisico-chimiche per svolgere la stessa funzione di una materia prima vergine.
Tuttavia, è necessario precisare che sia le MPS che i Sottoprodotti derivano da scarti di lavorazione di uno o più processi di produzione industriale.
IMMAGINE PER FAR CAPIRE LA DIFFERENZA DEI PROCESSI
Differenza tra Materia Prima Seconda e Rifiuti
Parlare di Materia Prima Seconda e Rifiuti può confondere e difatti non sono la stessa cosa, vediamo assieme il perché.
Le Materie Prime Seconde, contrariamente ai rifiuti, sono residui di produzione che al termine di un processo di trattamento, ottengono determinate caratteristiche (elencate nella normativa di riferimento) che permettono il loro utilizzo all’interno di nuovi processi produttivi aziendali.
Mentre i Rifiuti – elementi di cui ci si è voluti disfare o per cui vi sia un particolare obbligo per cui disfarsene – rimangono tali qualora non subiscano processi e trattamenti di recupero che li possano trasformare in nuove risorse.
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I Rifiuti possono avere diverse destinazioni ad esempio possono essere stoccati, mandati in discarica, possono subire processi di termovalorizzazione o incenerimento.
L’elenco dei trattamenti dei rifiuti è molto vasto (circa quaranta trattamenti) che varia a seconda del tipologia del rifiuto e della sua provenienza.
Differenze tra MPS e Materia Prima Vergine
La differenza in questo caso segue un altro tipo di ragionamento, in quanto entrambi gli elementi hanno la stessa funzione ma con due origini diverse.
La materia prima vergine, deriva da un processo di estrazione e dunque un reperimento di risorse naturali, dalla terra, del materiale da utilizzare all’interno di uno o più processi industriali.
Mentre la MPS, a differenza della materia prima vergine, è un materiale che deriva da un processo di lavorazione e recupero di scarti, che non comporta l’estrazione di nuova materia, ma un riutilizzo della stessa.
Ciò ha un impatto sostanziale a livello di costi, energia e impatto sull’ambiente.
Perché sono importanti le Materie Prime Seconde (MPS)
Le materie prime seconde sono importanti, perché riducono la necessità da parte delle aziende di utilizzare materie prime derivanti da processi di estrazione dannosi per l’ambiente.
Difatti, in un sistema economico dove la domanda di prodotti è sempre maggiore, la difficoltà è quella di riuscire a preservare le risorse naturali del pianeta cercando metodi alternativi per recuperare e riutilizzare materiali già estratti.
L’utilizzo delle MPS diventa strategico in un sistema dove le materie prime sono scarse e la loro distruzione tra le nazioni non è equilibrata, creando un divario sociopolitico ed economico tra paesi importatori ed esportatori.
Uno dei modi più virtuosi per migliorare questa situazione è proprio quello di mettere al centro i residui che le aziende producono e capire come valorizzarli al massimo per creare filiere e reti di simbiosi industriale a bassissimo impatto.
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Dati sulle Materie Prime Seconde – h3
Di seguito si riportano alcuni dati collegati direttamente e indirettamente alle mps che fanno comprendere l’importanza di questi materiali.
Ecco le stime:
- Secondo il Rapporto “L’Italia del Riciclo 2021” sono stati riciclati 120 milioni di tonnellate di rifiuti, circa il 65% del totale. Questo dato, accompagnato da altre metriche, porta l’Italia a essere la seconda nazione, dietro la Germania, per percentuale di rifiuti urbani ricilati in Europa e seconda dietro la Polonia per rifiuti speciali riciclati.
- Secondo AGI (Agenzia Giornalistica Italia), nel 2021 si è visto un aumento dei prezzi delle materie prime vergini del 117%.
- Stando alle ricerche del Laboratorio di Ricerca Ref, nel biennio 2019-2021, i costi di smaltimento sono aumentati del 40%, nel dettaglio il settore della manifattura ne ha risentito particolarmente. Tradotto in euro, i costi maggiorati ammontano a 1,3 miliardi.
La normativa italiana sulle MPS – h2
La normativa attuale di riferimento per le Materie Prime Seconde è il decreto legislativo numero 152 del 2006, conosciuto anco come Testo Unico Ambientale (TUA).
In realtà, la gestione delle MPS era già stata introdotta nell’ordinamento italiano, per mezzo del Decreto Ronchi, D. Lgs 22/97.
Stando a quanto contenuto all’interno della normativa vigente, di preciso all’interno dell’art 184-ter, un rifiuto cessa di essere tale quando, dopo aver subito un processo di recupero, la materia presa in esame rispetta specifici criteri.
Queste condizioni sono quattro:
- la sostanza o l’oggetto sono destinati a essere utilizzati per scopi specifici;
- esiste un mercato, o una domanda, per tale sostanza od oggetto;
- la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti;
- l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.
A ogni modo, il decreto 152/06 non è l’unico testo di legge che disciplina le MPS.
Altri testi normativi
Esistono altri due testi che regolano le aree di riferimento di questa tipologia di materiale:
- Ex art. 208 e Ex art. 214/216, che sono i due testi per l’autorizzazione e la comunicazione per gli impianti di gestione dei rifiuti, che comprende anche l’attività di recupero dei materiali con procedura semplificata. Attività di recupero che devono essere rinnovate ogni cinque anni, con un termine istruttorio di novanta giorni.
- Decreti Ministeriali 05.02.1998, n. 161/2002, n. 269/2005, circ 5205/05 per la normativa tecnica, che identificano nello specifico le procedure di recupero, soprattutto dei rifiuti pericolosi, da poter ammettere all’interno delle procedure semplificate, l’individuazione dei rifiuti pericolosi provenienti dalle navi, dal settore edilizione e stradale che possono essere recuperati.
Tipologie di Materie Prime Seconda
Sono considerati MPS tutti quei residui che dopo aver subito uno o più processi di recupero vengono re-immessi come input in un nuovo processo industriale.
Di conseguenza, ogni materiale che viene recuperato ha potenzialmente una sua Materia Prima Seconda.
Esistono infatti le MPS del vetro, della plastica, dell’alluminio, della carta, dei metalli e molte altre categorie di materiali.
A livello generale, vi sono due grandi distinzioni di Materie Prime Seconde:
- quelle derivanti dal recupero di rifiuti urbani, esempio rifiuti della raccolta differenziata;
- quelle derivanti dal recupero di rifiuti industriali (o speciali), esempio scarti di produzione dei processi di lavorazione delle aziende;
Vantaggi delle Materie Prime Seconde
I vantaggi che le MPS hanno sono diversi.
Esistono benefici legati al valore economico di questi materiali, all’impatto che generano all’interno dei sistemi produttivi, nonché agli aspetti di carattere ambientale.
Di seguito vediamo i pricipali vantaggi
- Risparmio economico per le aziende che producono rifiuti, i quali se non vengono trattati come mps devono essere smaltiti diventando un costo oneroso per l’azienda.
- Costi minori per le aziende che utilizzano quantità di materia prima considerevoli che possono trarre un vantaggio economico facendo utilizzo di MPS o se ne possiedono le capacità possono recuperare i propri scarti per reimmetterli direttamente dei propri processi.
- Diminuzione della percentuale di rifiuti destinati all’incenerimento, allo stoccaggio in discarica o ad altri tipi di trattamenti.
- Riduzione dell’impatto negativo dei rifiuti sull’ambiente e sugli ecosistemi che lo compongono.
- Aumento dell’adozione di modelli circolari all’interno delle aziende e dei sistemi industriali.
- Creazione di legami e reti per lo sviluppo di sistemi di Simbiosi Industriale tra aziende.
- Massimo utilizzo del valore della materia, che grazie al suo recupero non viene disperso il suo potenziale.
- Incremento della percentuale di materiale riciclato all’interno dei prodotti che le aziende producono.
- Soddisfacimento dei nuovi bisogni dei consumatori, sempre più attenti e desiderosi di comprare prodotti con caratteristiche sostenibili.
- Miglioramento della propria reputazione aziendale in ottica di sostenibilità ambientale, utile alla creazione di nuove collaborazioni con clienti e partener e al miglioramente del rapporto con i propri stakeholder.
- Riduzione delle materie prime vergini estratte direttamente dalla terra e di conseguenza un minor impatto dei processi di estrazione.
- Maggiori opportunità per i paesi importatori di materie prime che possono diventare più indipendenti grazie all’utilizzo delle MPS.
Criticità e barriere per lo sviluppo del mercato delle MPS
Le Materie Prime Seconde sono materiali che portano numerosi vantaggi alle aziende, ma dall’altra parte, vi sono anche aspetti critici che ne limitano la diffusione e l’utilizzo.
Queste barriere sono:
- La mancanza di uno stardard comune europeo che porta a una minore diffusione delle MPS e rende diccoltoso individuare i processi di recupero dei residui di produzione.
- Le difficoltà di commercializzazione delle MPS all’interno dell’UE, a causa della grande eterogeneità delle regole e delle norme.
- La carenza di politiche pubbliche che invoglino all’utilizzo di materiali riciclati all’interno dei prodotti e delle infrastrutture.
- L’impurezza dei processi di riciclo che spesso contengono agenti chimichi i cui residui potrebbero stanziarsi alll’interno della materia riciclata.
Casi Studio MPS
Sono diversi i casi studio di r che hanno portato avanti con risultati virtuosi processi di recupero di materie di scarto per creare MPS.
Caso studio Sfridoo
Un altro caso studio importante da segnalare è quello che ha conivoto direttamente Sfridoo e il suo team.
Nello specifico l’intervento che si è andato ad attuare si è focalizzato sul recupeto di materiali plastici poliaccoppiati di scarto.
In collaborazione con un’importante azienda italiana, specializzata nella produzione di granuli termoplastici e organici di sintesi per il settore sportivo, Sfridoo è riuscita a valorizzare quel residuo rendendolo utile per la produzione di intasi in campi da gioco.
Esempi di Materia Prima Seconda
Secondo quando contenuti nell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, gli esempi di MPS sono diversi:
- Vetro e residui in vetro non dispersibile
- Carta, cartone e prodotti in carta
- Metalli, leghe metalliche non dispendibile, metalli derivanti dalla fonderia, fusione e raffinazione di metalli
- Plastica
- Ceramiche e inerti
- Tessuti derivanti dalla conciature e lavorazione del cuoio
- Legno e sughero
- Caicciù e gomma
- Residui dell’industria agroalimentare
- Fanghi e polveri
- Scarti inorganici che possono contenere metalli o meterie organiche
- Scarti RSU (Rifiuti Solidi Urbani) e derivati da rifiuti speciali non pericolosi per la produzzione CDR (Combustibile Derivante da Rifiuti)
- Residui recuperabili mediato procedimenti anaerobici
- Rifiuti compostabili
- Scarti dei processi di pirolisi e gassificazione
- Scarti della produzione di fertilizzanti
Le categorie appena elencate rintrano all’interno delle lista di rifiuti, i quali possono essere recuperati per essere trasformati in Materia Prima Seconda. E bene specificare che questi sono gli insiemi macro e che ogni voce ha diversi sottoinsieme e tipologie di recupero differenti.

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