Ipotesi di Porter
Teoria economica secondo la quale l’adozione di esigenti politiche ambientali individua una relazione causale tra regolamentazione, innovazione e competitività tra le imprese, favorendone una sana competizione.
Teoria economica secondo la quale l’adozione di esigenti politiche ambientali individua una relazione causale tra regolamentazione, innovazione e competitività tra le imprese, favorendone una sana competizione.
Partner aziendale in outsourcing del tutto assimilabile ad un broker commerciale o procacciatore d’affari, ovvero ad un soggetto terzo (c.d. “facilitatore”) che mette in relazione il venditore e l’acquirente – o produttore e destinatario – senza essere legato ad alcuna delle parti da rapporti di collaborazione, dipendenza e/o rappresentanza.
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La norma ISO 14040 è uno standard internazionale che fornisce linee guida per l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) di prodotti e servizi.
La norma descrive i principi e i requisiti per eseguire un’analisi del ciclo di vita e stabilisce le procedure per la valutazione dell’impatto ambientale.
L’analisi del ciclo di vita è una metodologia utilizzata per valutare l’impatto ambientale di un prodotto o servizio durante l’intero ciclo di vita, dalla produzione all’eliminazione.
La norma ISO 14040 stabilisce i seguenti principi per l’analisi del ciclo di vita:
L’uso della norma ISO 14040 consente di ottenere informazioni utili per migliorare la sostenibilità dei prodotti e servizi e per promuovere l’adozione di pratiche sostenibili nell’industria.
Gli Indicatori di Circolartià sono strumenti di diverso tipo e forma utili all’aziende per capire il loro grado di circolarità a livello generale o il livello di circolarità di una determinata azione, prodotto o servizio.
Alcuni esempi di questi indicatori sono Circulytics e Material Circularity Indicator, entrambi creati dalla Ellen MacArthur Foundation.
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Scopri di piùL’impronta carbonica è una misura dell’impatto ambientale delle attività umane, in particolare delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dal consumo di energia, dall’uso di trasporti, dalle attività industriali e agricole, e dalla gestione dei rifiuti.
L’impronta carbonica misura le emissioni, in particolare, di anidride carbonica (CO2), ma anche di altri gas come il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O), emessi nell’atmosfera a causa delle attività umane.
L’impronta carbonica può essere calcolata a livello individuale, aziendale o di un intero Paese, e viene espressa in tonnellate di CO2 equivalenti.
Il calcolo dell’impronta carbonica tiene conto di tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto o servizio, dalla produzione alla distribuzione, dal consumo allo smaltimento, e valuta l’energia utilizzata, i materiali impiegati, le distanze percorse e altre variabili.
L’impronta carbonica è diventata un importante strumento per la lotta al cambiamento climatico, poiché consente di individuare le fonti principali di emissioni di gas serra e di identificare le azioni necessarie per ridurle.