Sostenibilità

Economia Circolare e Lineare: le differenze fondamentali per un futuro sostenibile

Quali sono le principali differenze tra il modello economico lineare, basato su utilizzo intensivo delle risorse, e il modello economico circolare, fondato sulla massimizzazione del valore delle materie utilizzate? Vediamolo in questo articolo

Simone Tabellini per Sfridoo

Simone Tabellini

Green Marketer

immagine che rappresenta la differenza tra i diversi ecosistemi: territorio arido, campi verdi e il mare

Nell’ambito dell’economia lineare, la produzione di beni genera rifiuti che vengono scartati senza essere reintegrati nel ciclo produttivo.

Al contrario, l’Economia Circolare mira a eliminare la generazione di rifiuti, perseguendo un processo produttivo che si basa sulla sostenibilità.

Perché abbiamo bisogno di creare sistemi più circolari?

Nell’attuale contesto globale, l’importanza dell’Economia Circolare e della Simbiosi Industriale è diventata sempre più marcata, portando aziende, organizzazioni e istituzioni ad adottare modelli caratteristici di questi sistemi.

La crescente consapevolezza degli impatti negativi dell’economia lineare, basata su una modalità che prevedere la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento dei prodotti, ha portato all’urgente necessità di adottare modelli economici più sostenibili.

L’Economia Circolare rappresenta una di queste soluzioni sostenibili, in quanto mira a ridisegnare il sistema produttivo e a creare un’economia più efficiente, resiliente e rispettosa dell’ambiente.

Infatti, per citare alcuni benefici dei sistemi circolari abbiamo:

  • un ciclo di vita dei prodotti più esteso, nel quale si mira a massimizzare l’utilizzo delle risorse impiegate;
  • un minor sfruttamento delle materie prime vergini e un maggior riutilizzo dei materiali esistenti;
  • una gestione dei rifiuti più ottimale e una riduzione delle quantità prodotte, che permette di ridurre l’impatto sull’ambiente, evitando per esempio lo smaltimento in discarica o la termovalorizzazione;
  • una maggior collaborazione tra aziende, che possono creare sinergie di business, riducendo i costi sui propri scarti di produzione.

Prima però di vedere le differenze è necessario comprendere cosa significhi Economia Lineare e cosa si intenda per Economia Circolare.

Economia Lineare: il modello tradizionale basato su consumo e spreco

Infografica con scritto: All'interno dei sistemi economici lineari le risorse vengono estratte, consumate e smaltite come rifiuti, generando un significativo impatto ambientale, forti disuguaglianze sociali e perdita di biodiversità

L’Economia Lineare è un modello economico basato su una visione tradizionale di produzione e consumo.

Con questo approccio le risorse naturali vengono estratte per la produzione di beni, che vengono successivamente utilizzati e infine smaltiti come rifiuti. Tale processo viene definito con il termine tecnico Cradle-to-Grave (tradotto “dalla Culla alla Tomba”).

Le principali caratteristiche di questo sistema sono:

  • l’orientamento al consumo di massa;
  • la produzione su larga scala;
  • la progettazione dei prodotti per una vita breve;
  • la gestione dei rifiuti attraverso il loro smaltimento in discarica o l’incenerimento.

Problemi e limitazioni dell’Economia Lineare

L’Economia Lineare presenta diversi problemi che pongono sfide significative per l’ambiente e la società.

Il problema principale è il consumo massivo di risorse naturali, spesso non rinnovabili, che può portare a una rapido esaurimento delle risorse stesse.

Inoltre, il modello lineare genera grandi quantità di rifiuti, che causano inquinamento ambientale.

Allo stesso tempo, l’economia lineare può creare disuguaglianze sociali, concentrando la ricchezza e le opportunità nelle mani di pochi, aumentando così la disparità tra le diverse classi sociali.

Infine, l’estrazione intensiva delle risorse naturali può causare la distruzione degli habitat, la perdita di biodiversità e l’inquinamento delle acque e del suolo.

In sintesi, l’Economia Lineare si basa su un modello di produzione e consumo a oggi non più sostenibile e che va cambiato, avviando processi di transizione circolare, partendo dalle imprese.

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Economia Circolare: una visione olistica dell’utilizzo delle risorse

L’Economia Circolare (EC) è un modello economico che mira a ripensare e ridisegnare il modo in cui produciamo, utilizziamo e gestiamo le risorse.

Per tale motivo, se per l’economia lineare utilizziamo il termine “Cradle-to-Grave”, per l’Economia Circolare utilizziamo il termine “Cradle-to-Cradle”, tradotto “dalla-Culla-alla-Culla”.

L’EC si basa sui principi di riduzione, riutilizzo, riciclo e riparazione per massimizzare il valore delle risorse e ridurre l’impatto ambientale.

L’obiettivo di questo sistema è creare dei processi in cui i materiali e i prodotti mantengano il loro valore il più a lungo possibile e favorendo la creazione di cicli di vita continuo per le risorse.

Benefici dell’Economia Circolare per le Imprese

La Circular Economy offre numerosi vantaggi e benefici sia per le imprese, primi fra tutti il fatto di stimolare una mentalità volta all’innovazione, la creazione di nuove opportunità di mercato e una migliore efficienza operativa.

Inoltre, l’implementazione di strategie circolari di consente di:

  • ridurre i costi di approvvigionamento delle materie prime;
  • minimizzare i rischi legati alla loro disponibilità di materie prime;
  • aumentare la resilienza delle catene di approvvigionamento;
  • generare nuovi posti di lavoro nel settore;
  • creare nuovi servizi legati ad attività di riciclo, riparazione e gestione delle risorse.
  • ridurre l’estrazione di risorse naturali;
  • diminuire la produzione di rifiuti e le emissioni di gas serra;
  • promuovere l’efficienza energetica.

Per riassumere, investire su modelli di Circular Economy favorisce la sostenibilità non solo economica, ma soprattutto ambientale e sociale.

Economia Circolare e Lineare: le differenze principali

infografica con scritto: L'economia lineare genera rifiuti senza possibilità di riutilizzo, mentre l'Economia Circolare mira a eliminare gli scarti e promuovere un processo produttivo sostenibile. L'Economia Circolare si basa su un ciclo continuo pianificato preventivamente per massimizzare l'uso delle risorse

Ora che sappiamo a livello generale cosa significa economia lineare e i problemi annessi e abbiamo approfondito il significato dell’Economia Circolare e i suoi vantaggi, è giunto il momento di evidenziare le principali differenze di questi due modelli.

Oggi, è fondamentale comprendere le distinzioni tra economia lineare e Economia Circolare, soprattutto per coloro che intendono avviare o migliorare un’attività produttiva.

È particolarmente vantaggioso conoscere la differenza tra l’approccio tradizionale dell’economia lineare e la filosofia sostenibile dell’Economia Circolare.

Mentre nell’economia lineare la produzione di beni solitamente genera rifiuti o scarti che vengono spesso eliminati senza possibilità di riutilizzo, l’Economia Circolare si impegna ad eliminare questi scarti, promuovendo un processo produttivo più sostenibile dal punto di vista ambientale.

Ad esempio, consideriamo un agricoltore che raccoglie, confeziona e vende ortaggi. Il consumatore utilizza il prodotto e successivamente getta i materiali di confezionamento e gli avanzi.

In questo caso, il produttore ha seguito un approccio lineare, senza considerare l’Economia Circolare. La sua economia ha un inizio, la produzione, e una fine, con i rifiuti che non vengono riutilizzati.

Al contrario, l’EC si basa su un ciclo continuo che parte dalla produzione, passa attraverso il consumo del prodotto e poi arriva al riciclo e al riutilizzo consapevole a beneficio dell’ambiente.

Tutto ciò viene pianificato preventivamente prima dell’avvio del processo produttivo. Approfondiamo i dettagli per comprendere meglio come procedere.

Ciclo di vita dei prodotti

Nell’economia lineare, i prodotti vengono concepiti, prodotti, utilizzati e quindi smaltiti come rifiuti. In questo sistema la progettazione viene concepita per avere una vita utile breve.

Al contrario, nell’Economia Circolare, si adotta un approccio basato sul ciclo di vita più lungo, progettando prodotti in grado di essere riparati o rigenerati

Si punta quindi a massimizzare l’utilizzo, il riutilizzo e il riciclo dei materiali per estendere la loro vita utile.

Sfruttamento delle risorse

L’economia lineare si basa principalmente sull’estrazione e sull’utilizzo di materie prime vergini, che comporta uno sfruttamento intensivo delle risorse naturali e di conseguenza un’elevata produzione di rifiuti.

I materiali in questo sistema vengono letteralmente sfruttati, quindi estratti, processati, consumati e smaltiti recando danni ambientali gravissimi.

In modo opposto, l’Economia Circolare mira a ridurre la dipendenza dalle risorse vergini e a favorire l’utilizzo circolare dei materiali esistenti.

Massimizzando l’utilizzo delle risorse, vengono ridotte anche la quantità di rifiuti, i quali se gestiti correttamente dal punto di vista della normativa possono essere utilizzati come materia seconda o Sottoprodotti in altri processi produttivi.

Gestione dei rifiuti

Nell’economia lineare, i prodotti una volta utilizzati, diventano rifiuti e vengono smaltiti. 

All’interno di questo sistema vengono utilizzate le metodologie di smaltimento più impattanti, come per esempio lo stoccaggio in discarica e l’incenerimento.

Al contrario l’Economia Circolare promuove l’adozione di pratiche di gestione dei rifiuti più sostenibili, basate sul recupero, riutilizzo e riciclo dei materiali.

Infatti, questi modelli, portano un cambio di paradigma importante, creando ecosistemi dove il rifiuto viene visto come una risorsa, per il business.

Modelli economici

L’economia lineare si basa su un modello di produzione e consumo lineare, in cui l’obiettivo principale è la produzione di nuovi beni e incentivare le pratiche di consumo.

Tale modello nei decenni precedenti ha portato a una grande crescita economica e prosperità sociale, la quale però oggi risulta essere insostenibile per il nostro pianeta.

Dall’altro lato, l’Economia Circolare propone un modello economico circolare, in cui i materiali e le risorse sono mantenuti in un ciclo continuo di utilizzo e rigenerazione.

In questo caso gli indicatori economici favorevoli alle aziende sono fondamentalmente due:

  • l’abbattimento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti; 
  • il guadagno o il minor costo dovuto dalla compravendita degli scarti di produzione.

Inoltre, l’Economia Circolare favorisce la nascita di nuovi modelli di business circolari come il Product as a Service (PaaS), ovvero modello che mette al centro il servizio, piuttosto che il prodotto, il SaaS (Software as a Service), il Machinery as a Service e il Mobility as a Service.

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Collaborazione e sinergie

L’economia lineare si basa spesso su approcci isolati e competitivi tra le imprese.

Le aziende, operanti nei diversi mercati, vedono come unico focus la vendita ai propri clienti.

Viceversa, l’Economia Circolare promuove la collaborazione e la sinergia tra le aziende, adottando modelli che seguono i principi della Simbiosi Industriale.

In questi modelli, si genera una seconda opportunità di guadagno o risparmio per le aziende, che consiste nell’approvvigionamento o nella vendita di materie di scarto o di risorse utili per un’altra azienda o un’altra filiera.

Attraverso la condivisione di materiali, energia, infrastrutture e conoscenze, le imprese possono creare sinergie che generano molteplici opportunità di business.

Approccio al design

L’economia lineare si concentra principalmente su un design tipico dei primi modelli di produzione, dove l’output di un processo industriale era un oggetto il cui unico obiettivo era quello di soddisfare la richesta del cliente.

Oggi, grazie all’Economia Circolare, sta diventando necessario una progettazione dei beni in ottica di Eco-design, un design orientato alla circolarità.

L’Eco-design infatti permette di creare prodotti facili da scomporre e da recuperare, così da allungarne la vita utile e riducendo gli impatti ambientali.

Coinvolgimento dei consumatori

Nell’Economia Lineare, i consumatori sono principalmente acquirenti passivi dei prodotti.

Vengono considerati come soggetti a cui promuovere, tramite attività di marketing, il prodotto, portandoli così a spendere i propri soldi.

Nell’Economia Circolare, i consumatori sono attivamente coinvolti. Si parla in questo caso di “consum-attori“, ovvero soggetti che consumano ma allo stesso tempo sono attori, ovvero persone che scelgono i prodotti da acquistare in maniera consapevole.

Oggi i consumatori sono più sensibili all’interno alle decisioni di sostenibilità delle aziende, fatti che le aziende non possono più non considerare.

Infatti, le strategie di business e di comunicazione si devono basare su un coinvolgimento attivo dei clienti e di trasparenza nella comunicazione.

Impatto ambientale

L’economia lineare generare un maggiore sfruttamento delle risorse, aumentando la quantità di rifiuti e l’inquinamento.

Ogni anno vengono prodotte milioni di tonnellate di rifiuti i quali in larghissima parte non vengono recuperati e quindi smaltiti in maniera impattante dalle aziende.

L’Economia Circolare mira a ridurre a ridurre o azzerare questo impatto ambientale.

Partendo dall’efficientamento delle risorse, vengono abbattute le emissioni di gas serra rilasciate nell’ambiente, riducendo così l’impatto ambientale dei processi produttivi.

Sostenibilità economica

L’economia lineare essendo dipendente da risorse naturali, che come sappiamo sono limitate, è soggetta a fluttuazioni dei prezzi di mercato delle materie prime.

Tale incertezza porta le aziende a non avere controllo sui costi e quindi non riuscire a rendere sostenibili dal punto di vista economico i propri processi.

Tuttavia, l’Economia Circolare supera in parte questo problema.

Utilizzando materiali già presenti nel sistema, le aziende contrastano in parte l’aumento dei prezzi.

Inoltre, grazie alle introduzioni di soluzione eco-innovative, nascono diverse nuove opportunità economiche come modelli di business circolari e nuovi posti di lavoro.

Impatto sociale

L’economia lineare contribuisce in parte ad accentuare le disuguaglianze sociali.

Infatti, una maggiore produzione di rifiuti può danneggiare comunità vulnerabili, le quali sono vittime di sistemi non regolamentati e non etici.

L’Economia Circolare può avere un impatto sociale positivo, creando per esempio nuovi posti di lavoro.

L’adozione dell’EC è di fondamentale importanza per abbattere le disuguaglianze e favorire la creazione di una società più equa e giusta.

Una transizione necessaria verso l’Economia Circolare

In conclusione, l’Economia Circolare, la Simbiosi Industriale e la Sostenibilità rappresentano fondamentali approcci per affrontare le sfide ambientali, economiche e sociali attuali.

Come abbiamo visto l’adozione di modelli circolari e la promozione della collaborazione tra le imprese possono portare a numerosi vantaggi.

Inoltre, tali benefici sono accessibili a qualsiasi tipo di azienda, dalla piccola-media impresa fino al grande gruppo industriale.

Sta a noi iniziare a vedere i nostri processi di produzione con occhi diversi e con una mentalità innovativa.

La transizione verso un’Economia Circolare sarà cruciale per permetterci di far prosperare la nostra società nel futuro.

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