Glossario

Ordine alfabetico

  • Aziende

    Greenrinsing

    Il termine Greenrinsing si riferisce alla pratica di un’azienda di modificare regolarmente i propri obiettivi ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) prima che questi siano raggiunti.

    Questa tattica mostra come il greenwashing si sia evoluto e sia diventato sempre più sofisticato.

    Si origina dalle aziende che stabiliscono obiettivi ambiziosi, ma non riescono a realizzarli; il loro discorso non coincide con i risultati in termini di sostenibilità.

    Negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione di metriche, rivendicazioni e obiettivi legati alla sostenibilità, ma molti di essi non sono supportati da fatti concreti o sembrano poco probabili da raggiungere.

  • Aziende

    Greencrowding

    Il Greencrowding si basa sull’idea di nascondersi nella massa per evitare scoperte, sfruttando la sicurezza data dai numeri.

    Sebbene alcuni gruppi possono apparire come forti promotori della sostenibilità, la realtà può essere differente.

    Nonostante grandi numeri e impegno mediatico, le azioni concrete possono essere minime.

    La prudenza è consigliata quando si valutano tali iniziative, verificando i reali progressi rispetto agli obiettivi dichiarati.

  • Aziende

    Triple Botton Line

    La triple bottom line (TBL) è un modello di gestione aziendale che si concentra su tre aree principali: la sostenibilità ambientale(Pianeta), sociale(Persone) ed economica(Profitto).

  • Aziende

    Eco-auditing

    Strumento di politica ambientale comunitaria attraverso cui viene effettuata una valutazione periodica del livello di compatibilità raggiunto tra attività produttiva e tutela dell’ambiente.

    L’eco-auditing ha come scopo una valutazione sistematica delle politiche ambientali di un’azienda e della loro effettiva attuazione, svolta con l’ausilio del personale dipendente.

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  • Aziende Comunicazione Green

    Biosistema integrato

    Il biosistema integrato collega diverse attività di produzione alimentare con altre operazioni come il trattamento dei rifiuti e la produzione di combustibile.

    Considera la produzione e il consumo come un sistema a circuito chiuso continuo, in cui le uscite di un’operazione diventano input in un altro, riutilizzando così le risorse e minimizzando l’impatto ambientale.

  • Aziende Comunicazione Green

    Codice CER / Codice EER

    Il Codice CER (Codice Europeo dei Rifiuti) è un sistema di classificazione dei rifiuti utilizzato nell’Unione Europea per identificare e categorizzare i diversi tipi di rifiuti in base alla loro origine e composizione.

    Il Codice CER è composto da sei cifre, dove le prime due cifre indicano la categoria principale del rifiuto e le altre quattro cifre specificano il tipo di rifiuto in modo più dettagliato.

    Il Codice EER (European Waste Catalogue, tradotto in “Catalogo Europeo dei Rifiuti”) è una versione del Codice CER utilizzata in alcuni paesi dell’UE, come ad esempio il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca.

    Il Codice EER è essenzialmente identico al Codice CER, ed entrambi sono importanti per l’identificazione, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, nonché per il monitoraggio e la regolamentazione dei flussi di rifiuti nell’UE.

  • Aziende Comunicazione Green

    UNI EN ISO 14044:2006

    UNI EN ISO 14044:2006 è uno standard che fornisce linee guida per lo svolgimento della valutazione del ciclo di vita (LCA) di prodotti e servizi.

    Questo standard delinea i principi e il quadro per l’esecuzione di un LCA, inclusa la definizione dell’obiettivo, l’analisi dell’inventario, la valutazione dell’impatto e l’interpretazione dei risultati.

    Lo scopo di questa norma è fornire una metodologia coerente e trasparente per valutare l’impatto ambientale di prodotti e servizi lungo tutto il loro ciclo di vita.

  • Aziende Comunicazione Green

    UNI EN ISO 14040: 2006

    UNI EN ISO 14040:2006 è uno standard europeo che specifica i principi e il quadro per lo svolgimento delle valutazioni del ciclo di vita (LCA) di prodotti e servizi.

    Fornisce un approccio sistematico e completo per valutare gli impatti ambientali di un prodotto o servizio durante tutto il suo ciclo di vita, dall’estrazione e dalla produzione delle materie prime alla distribuzione, all’uso e allo smaltimento.

    Lo standard delinea quattro fasi del processo di LCA: definizione degli obiettivi e degli scopi, analisi dell’inventario, valutazione dell’impatto e interpretazione.

  • Aziende

    Standard GRI

    GRI (Global Reporting Initiative) è un’organizzazione internazionale no-profit, che ha sviluppato uno standard, noto come Standard GRI, per fornire una guida alle organizzazioni che desiderano comunicare in modo trasparente e completo le loro prestazioni sostenibili, attraverso la pubblicazione di report di sostenibilità.

    I report basati sui GRI Standards valutano gli impatti economici, ambientali e sociali delle aziende, consentendo alle organizzazioni di identificare e valutare il loro impatto sostenibile in modo completo e trasparente, al fine di migliorare le loro prestazioni sostenibili

  • Aziende Economia circolare

    Sottoprodotto

    Un Sottoprodotto (o By-product) è uno scarto di lavorazione derivante da processi industriali, il quale viene riutilizzato in un altro processo produttivo come materia prima non vergine, ma non subisce nessun processo di lavorazione e recupero.

    I sottoprodotti, quindi, sono quei residui che non rientrano nella gestione dei rifiuti aziendali, difatti possono essere impiegati come materia prima in una filiera produttiva anche diversa da quella da cui il sottoprodotto è stato originato.

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  • Comunicazione Green Aziende

    Social Life Cycle Assessment

    La Social Life Cycle Assessment, tradotto in Valutazione sociale del ciclo di vita, è una metodologia di valutazione dell’impatto sociale e socio-economico di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita.

    La SLCA si basa su una valutazione sistematica e comparativa dei dati relativi all’impatto sociale, al fine di identificare i problemi e le opportunità di miglioramento lungo l’intera catena di approvvigionamento.

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  • Economia circolare Aziende

    Simbiosi Industriale

    Per simbiosi industriale si intende l’interazione tra diversi stabilimenti industriali, raggruppati in distretti o a distanza utile per rendere fattibile l’operazione, utilizzata al fine di massimizzare il riutilizzo di risorse, normalmente considerate scarti e ottimizzando la conoscenza e le competenze tra aziende.

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  • Economia circolare Aziende

    Upcycling

    Il Riuso creativo (o Upcycling) è una pratica che consiste nel trasformare oggetti o materiali di scarto in prodotti di maggiore valore e utilità rispetto al loro stato originale, con l’obiettivo di trovare un utilizzo alternativo a un oggetto che non può più soddisfare la sua funzione per cui è stato creato.

    A differenza del riciclaggio, che implica la scomposizione dei materiali e la loro trasformazione in nuovi prodotti, l’upcycling mira a riutilizzare gli oggetti esistenti in modo creativo e innovativo.

    L’upcycling può essere applicato a diversi tipi di materiali, tra cui carta, plastica, tessuti, metallo e legno.

    Un esempio di Riuso Creativo può essere il riutilizzo di pallet per l’arredamento domestico o urbano.

  • Aziende

    Rifiuto speciale

    Un Rifiuto Speciale (o Rifiuto Industriale) è uno scarto derivante da processi produttivi industriali.

    Questi scarti richiedono un proprio iter di gestione e smaltimento, a causa della loro pericolosità, difficoltà di smaltimento o potenziale impatto ambientale negativo.

    Esistono due grandi distinzioni di rifiuti speciali: pericolosi e non pericolosi e assimilabili e non assimilabili.

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  • Aziende

    Responsabilità sociale d’impresa

    La Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) è un concetto che si riferisce alla responsabilità che le imprese hanno nei confronti della società in cui operano.

    la CSR rappresenta un approccio integrato, non obbligatorio, alla gestione aziendale che tiene conto delle questioni sociali, ambientali e di governance e mira a creare valore per l’azienda e per la società nel suo insieme.

    La CSR implica che le aziende non devono limitarsi a perseguire solo l’obiettivo di massimizzare il profitto, ma anche ad agire in modo etico, sostenibile e responsabile nei confronti della società e dell’ambiente in cui operano.

  • Comunicazione Green Aziende

    Responsabilità Estesa del Produttore

    La Responsabilità Estesa del Produttore (REP) è un principio giuridico che impone ai produttori di beni di assumersi la responsabilità per l’intero ciclo di vita dei loro prodotti, incluso lo smaltimento finale.

    In altre parole, i produttori sono tenuti a gestire il proprio prodotto anche dopo che è stato venduto al consumatore.

    La REP spinge i produttori a progettare prodotti che possano essere smaltiti in modo sicuro e sostenibile e a implementare programmi di gestione dei rifiuti.

    Ciò implica che i produttori devono sviluppare strategie per il recupero, il riciclaggio e la gestione dei loro prodotti al termine del loro ciclo di vita.

  • Aziende

    RAEE

    I RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono una particolare categoria di scarto derivante di prodotti AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), che sono giunti alla fine della loro vita utile e che quindi sono destinati alla raccolta e al riciclo.

    Sono quindi rifiuti abbastanza complessi a livello strutturale, che rispetto ad altri scarti hanno una destinazione, un processo e un costo di smaltimento particolare.

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  • Aziende Comunicazione Green

    BS 8001

    La norma BS 8001 è lo standard inglese pubblicato nel 2017 dall’ente di normazione britannico BSI.

    Costituisce il primo standard nato esplicitamente per guidare le imprese nella transizione a modelli di produzione più circolari e permette di  misurare il grado di maturità circolare raggiunto da un’organizzazione.

    Lo standard BS 8001 ha lo scopo di aiutare le organizzazioni e gli individui a prendere in considerazione ed implementare pratiche più circolari e sostenibili all’interno delle loro attività.

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  • Aziende Comunicazione Green

    AFNOR XP X30-901

    La norma AFNOR XP X30-901 è lo standard francese pubblicato nel 2018 dall’ente di normazione AFNOR e costituisce l’unico riferimento internazionale per l’implementazione di un Sistema di Gestione per l’economia circolare di un’organizzazione.

    Nasce per essere un punto di riferimento internazionale per tutte le aziende che vogliono adottare soluzioni circolari nell’ambito della propria catena di valore, dei propri sistemi di produzione o erogazione del servizio.

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  • Aziende

    AEE

    Gli AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono oggetti composti da elementi elettrici e metallici che, per un corretto funzionamento, hanno bisogno di correnti elettriche o campi elettromagnetici, come ad esempio PC, smartphone o lavatrici.

    I rifiuti derivanti da questi oggetti prendono il nome di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

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  • Economia circolare Aziende

    Materia Prima-Seconda

    La Materia Prima Seconda è uno scarto di produzione, il quale, tramite specifici processi di recupero, viene utilizzato in un processo produttivo uguale o diverso da quello che lo ha generato.

    In questo contesto l’Italia fa riferimento alla categoria detta sottoprodotto.

    La materia prima seconda gioca un ruolo cruciale nell’Economia Circolare, in quanto consente di ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini, consentendo di ridurre l’impatto ambientale associato all’estrazione di nuove materie prime e alla produzione di prodotti da zero.

    Attraverso il riciclo dei materiali esistenti, la materia prima seconda consente di creare un ciclo di vita più lungo per i prodotti e di ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche.

  • Aziende

    Manifattura Additiva

    La produzione additiva, nota anche come stampa 3D, è una tecnologia di produzione in cui un oggetto tridimensionale viene creato strato per strato da un modello digitale.

    Il processo di produzione additiva prevede l’utilizzo di una stampante 3D, programmata con il modello digitale dell’oggetto da produrre strato per strato attraverso la deposizione di filamenti fusi, la stereolitografia e la sinterizzazione laser selettiva.

    L’additive manufacturing offre diversi vantaggi rispetto ai metodi di produzione tradizionali:

    • consente di creare oggetti complessi e personalizzati in modo rapido ed efficiente, senza dover creare costosi strumenti di produzione o affidarsi a processi di lavorazione.
    • consente di ridurre lo spreco di materiale, in quanto il materiale viene utilizzato solo dove è necessario.
    • riduce i costi di produzione, in quanto consente di produrre in modo efficiente anche piccole quantità di oggetti.
  • Economia circolare Aziende

    Macchine come Servizio

    La macchina come servizio (Machine as a Service, MaaS) è un modello di business in cui le aziende forniscono ai propri clienti l’accesso a macchine o attrezzature come servizio, anziché vendere le macchine stesse.

    È un esempio del più generale product-as-a-service.

    In questo modello di business, le aziende che forniscono il servizio sono responsabili dell’acquisto, della manutenzione e dell’aggiornamento delle macchine, mentre i clienti pagano solo per il loro utilizzo effettivo, senza dover investire nella loro acquisizione.

    In questo modo, le aziende che offrono il servizio possono fornire macchine di alta qualità e aggiornate, garantire una maggiore flessibilità e controllo dei costi per i clienti, e migliorare l’utilizzo delle risorse, creando relazioni di lunga durata con i clienti.

  • Economia circolare Aziende

    Logistica Inversa

    La logistica inversa è il processo di pianificazione a ritroso dei flussi di materiali, dal punto di consumo al punto di origine, al fine di recuperare valore o garantire un corretto smaltimento o riciclaggio dei prodotti, dei materiali o dei rifiuti.

    A differenza della logistica tradizionale, che si occupa del trasporto dei prodotti dal produttore al consumatore finale, la logistica inversa gestisce il movimento di prodotti usati, difettosi o non più necessari dal punto di fine ciclo di vita, per il loro riciclo, riparazione e riutilizzo.

    In un’economia circolare, dove i prodotti e i materiali sono progettati per essere riutilizzati e riciclati, la logistica inversa consente di recuperare materiali e prodotti utili, che altrimenti sarebbero andati persi, creando nuove opportunità di business e di riciclo.

    La logistica inversa è un elemento fondamentale della sostenibilità ambientale e può portare numerosi vantaggi alle aziende che la implementano, tra cui la riduzione dei costi e l’aumento dell’efficienza, nonché la creazione di un vantaggio competitivo sul mercato.

  • Aziende

    Life Cycle Management

    Il Life Cycle Management, tradotto Gestione del Ciclo di Vita, è un approccio ideato con lo scopo di garantire una gestione più sostenibile della catena del valore.

    Il LCM è strumento di supporto decisionale specificamente progettato per aziende di qualsiasi dimensione ed è spesso implementato da altri strumenti come LCA, LCC, SLCA, LCT.

    L’obiettivo principale della LCM è quello di massimizzare il valore del prodotto o servizio per il cliente e per l’azienda, riducendo al contempo l’impatto ambientale e la spesa a lungo termine.

    La LCM mira inoltre a migliorare la sostenibilità del prodotto o servizio, riducendo il consumo di risorse e minimizzando gli effetti negativi sull’ambiente.

  • Aziende

    Life Cycle Costing

    Il Life Cycle Costing, o valutazione del costo del ciclo di vita, è un metodo di valutazione del costo totale di un prodotto, servizio o sistema durante l’intero ciclo di vita, dalla progettazione, alla produzione, all’utilizzo e alla fine della vita.

    La valutazione del costo del ciclo di vita è utile per aiutare a prendere decisioni informate riguardo alla scelta di prodotti e servizi, in quanto tiene conto di tutti i costi a lungo termine, non solo dei costi iniziali di acquisto.

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  • Comunicazione Green Aziende

    ISO 14040

    La norma ISO 14040 è uno standard internazionale che fornisce linee guida per l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) di prodotti e servizi.

    La norma descrive i principi e i requisiti per eseguire un’analisi del ciclo di vita e stabilisce le procedure per la valutazione dell’impatto ambientale.

    L’analisi del ciclo di vita è una metodologia utilizzata per valutare l’impatto ambientale di un prodotto o servizio durante l’intero ciclo di vita, dalla produzione all’eliminazione.

    La norma ISO 14040 stabilisce i seguenti principi per l’analisi del ciclo di vita:

    • Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dell’analisi;
    • Analisi del ciclo di vita del prodotto o servizio, identificando le fasi del ciclo di vita e le relative informazioni ambientali;
    • Valutazione dell’impatto ambientale, identificando gli impatti ambientali e valutandone la gravità;
    • Interpretazione dei risultati, valutando i risultati dell’analisi e identificando le opportunità di miglioramento.

    L’uso della norma ISO 14040 consente di ottenere informazioni utili per migliorare la sostenibilità dei prodotti e servizi e per promuovere l’adozione di pratiche sostenibili nell’industria.

  • Aziende Economia circolare

    Economia Lineare

    L’economia lineare è un modello economico tradizionale basato sull’uso di risorse naturali e materiali per produrre beni, che vengono poi utilizzati e, alla fine del loro ciclo di vita, smaltiti come rifiuti.

    Questo modello è caratterizzato da una logica di produzione “produci, consumi, smaltisci”, che non tiene conto delle conseguenze ambientali e sociali delle attività produttive.

    Questo modello genera un’alta quantità di rifiuti e inquinamento, aggrava i problemi di scarsità di risorse e contribuisce ai cambiamenti climatici.

    L’economia lineare è stata adottata a livello globale per decenni ed ha generato una serie di impatti negativi sull’ambiente e sulla società, tra cui la perdita di biodiversità, l‘inquinamento dell’aria e dell’acqua, il cambiamento climatico e la scarsità di risorse.

    Negli ultimi anni, si è registrato un crescente interesse per l’adozione di modelli di Economia Circolare, che prevedono il recupero e il riutilizzo delle risorse, al fine di ridurre gli sprechi e promuovere la sostenibilità ambientale.

  • Aziende Economia circolare

    Economia della Perfomance

    L’economia della performance è un modello economico che combina la gestione della performance aziendale con l’adozione di pratiche circolari.

    L’obiettivo principale è quello di massimizzare il valore economico e ambientale generato dalle attività aziendali, riducendo gli sprechi e promuovendo il recupero e il riutilizzo delle risorse.

    L’economia della performance comprende diverse pratiche, tra cui:

    • Progettazione circolare: la progettazione di prodotti e servizi pensati per essere riutilizzati, riparati o riciclati al termine del loro ciclo di vita.
    • Economia circolare: l’adozione di processi produttivi che prevedono il recupero e il riutilizzo delle risorse, attraverso il riciclo, il riuso e il ripristino di materiali e componenti.
    • Servizi circolari: l’offerta di servizi che consentono di utilizzare i prodotti in maniera condivisa, attraverso la condivisione, il noleggio o il leasing.

    L’economia della performance può rappresentare un’opportunità per le aziende di migliorare la loro sostenibilità, generando valore economico e ambientale.

    Tuttavia, è necessario che le pratiche adottate siano effettivamente circolari e non solo un greenwashing, e che siano supportate da politiche e regolamentazioni adeguate a livello nazionale e internazionale.

  • Aziende Economia circolare

    Fine Vita di un Prodotto

    La fine vita di un prodotto si riferisce alla fase in cui un prodotto ha raggiunto la fine della sua vita utile e viene smaltito o riciclato.

    Nei sistemi a Ciclo Lineare, questo momento coincide con lo smaltimento del prodotto stesso, mentre nell’Economia Circolare, lo scarto non viene visto come rifiuto, ma come nuovo input che rientra nel circolo economico-produttivo, dando vita ad un sistema chiuso, dove lo sfrido è la materia prima-seconda.

    Per migliorare la gestione della fine vita dei prodotti, molti paesi hanno introdotto leggi e normative che impongono alle aziende di gestire in modo sostenibile i loro prodotti. Ciò include la responsabilità estesa del produttore (EPR), che impone ai produttori di assumersi la responsabilità della gestione dei loro prodotti a fine vita, inclusa la raccolta, il riciclaggio e lo smaltimento appropriato dei prodotti.

    Inoltre, l’economia circolare incoraggia l’adozione di modelli di business basati sulla fornitura di servizi anziché sulla vendita di prodotti.

    In questo modo, l’azienda si fa carico della gestione dei prodotti a fine vita, promuovendo la riparazione, il riuso o il riciclaggio, e può creare nuove opportunità di lavoro e innovazione.

  • Comunicazione Green Aziende

    ESG

    L’Environmental Social Governance (ESG) è un insieme di criteri che vengono utilizzati dagli investitori e dalle aziende per valutare il grado di sostenibilità e responsabilità sociale delle attività aziendali.

    In particolare, i criteri ESG sono suddivisi in tre categorie principali: Ambientale, Sociale e Governance.

    L’adozione di criteri ESG è diventata sempre più importante negli ultimi anni, poiché questi fattori sono sempre più rilevanti per gli investitori e per i consumatori che vogliono supportare le aziende con un’impronta sostenibile.

    Risorse:

  • Aziende

    Greenwashing

    Il green washing è un termine che indica la pratica di utilizzare tecniche di marketing o comunicazione per promuovere prodotti o servizi come ecologici o sostenibili, quando in realtà non lo sono o hanno un impatto ambientale molto limitato.

    In altre parole, si tratta di un modo per far apparire un’azienda come impegnata a favore dell’ambiente senza che ci siano reali azioni a sostegno di tale impegno.

    Il green washing è considerato un comportamento eticamente discutibile, in quanto può essere fuorviante per i consumatori e ostacolare i veri progressi in materia di sostenibilità.

  • Aziende Comunicazione Green

    Certificazione Ambientale

    La certificazione ambientale è un certificato che attesta, attraverso criteri tecnici e normativi, l’impegno di un’azienda a limitare il proprio impatto negativo sull’ambiente.

    Esempi di certificazione sono l’Ecolabel, ISO 14001, EMAS, ISO 50001.

    Per ottenere questi riconoscimenti, le aziende devono rivolgersi a un organismo indipendente autorizzato. In Italia l’autorizzazione è data da Accredia, l’Ente Italiano di Accreditamento.

  • Aziende Comunicazione Green

    Etichetta Ambientale

    L’etichetta ambientale è un sistema di etichettatura e certificazione che viene utilizzato per identificare i prodotti che hanno un impatto ambientale ridotto rispetto ad altri prodotti simili sul mercato.

    L’Etichetta Ambientale ha l’obiettivo di dichiarare le caratteristiche di sostenibilità di un prodotto o un servizio.

    Sono strumenti fondamentali per contrastare la pratica del Green Washing da parte di enti, organizzazioni e aziende, così da rendere la comunicazione verso il consumatore finale più trasparente possibile, in modo che possano fare scelte d’acquisto più sostenibili.

    Inoltre, l’etichetta ambientale può anche motivare le aziende a produrre prodotti più sostenibili, poiché le aziende che ottengono l’etichetta ambientale possono distinguersi dalla concorrenza e acquisire una reputazione di sostenibilità.

    In Europa, il sistema di etichettatura ambientale più noto è l’EU Ecolabel, che indica che il prodotto è stato prodotto secondo rigorosi standard ambientali stabiliti dall’Unione Europea.

  • Economia circolare Aziende

    Estensione di vita del prodotto

    L’estensione di vita del prodotto è un concetto che si riferisce alla capacità di un prodotto di durare più a lungo del normale, mantenendo comunque le sue funzionalità e caratteristiche.

    L’estensione di vita del prodotto è un concetto chiave dell’economia circolare, che mira a ridurre il consumo di risorse naturali e a minimizzare la produzione di rifiuti attraverso l’uso di modelli di produzione e consumo sostenibili.

    In un’economia circolare, l’estensione di vita del prodotto è vista come una soluzione per contrastare il modello di consumo eccessivo e di produzione di rifiuti.

    Può essere ottenuta attraverso l’adozione di strategie come la riparazione, il riuso e il riciclo, tali da mantenere il valore dei materiali e dei prodotti esistenti, riducendo la necessità di produrre nuovi materiali e prodotti e diminuendo la quantità di scarti.

    Diversi sono i vantaggi economici, tra cui la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della riparazione e della manutenzione, il risparmio sui costi di produzione attraverso l’uso di materiali riciclati e la creazione di nuovi mercati per prodotti rigenerati e riparati, nonché una maggiore soddisfazione del cliente, poiché i prodotti duraturi e di alta qualità possono offrire un migliore rapporto qualità-prezzo e possono soddisfare le esigenze dei consumatori per periodi di tempo più lunghi.

  • Economia circolare Aziende

    Ciclo a Cascata

    Il ciclo a cascata è un modello di economia circolare in cui i rifiuti vengono utilizzati come risorse per la produzione di nuovi prodotti, in modo da evitare lo spreco di materiali e ridurre l’impatto ambientale.

    Il ciclo a cascata prevede una serie di fasi in cui i materiali vengono recuperati, smontati, riparati e riciclati, creando così una catena di produzione in cui ogni fase sfrutta i materiali e le risorse provenienti dalla fase precedente.

    In questo modo si riducono i costi di produzione, si limita lo sfruttamento delle risorse naturali e si riducono le emissioni di gas serra.

    Il ciclo a cascata è una delle strategie chiave per l’economia circolare, in quanto permette di massimizzare il valore dei materiali e delle risorse, minimizzando l’impatto ambientale e creando nuove opportunità di sviluppo economico sostenibile.

  • Economia circolare Aziende

    Ecologia industriale

    L’ecologia industriale è un campo di studio interdisciplinare che si concentra sulla progettazione e l’ottimizzazione dei sistemi industriali in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale.

    L’obiettivo principale dell’ecologia industriale è quello di creare sistemi di produzione sostenibili che minimizzino il consumo di risorse naturali, la produzione di rifiuti e l’inquinamento.

    In pratica, l’ecologia industriale cerca di creare un ciclo virtuoso in cui i rifiuti di un’azienda diventano risorse per un’altra, in modo da ridurre la produzione di scarti e la pressione sull’ambiente.

  • Aziende Comunicazione Green

    Ecolabel

    Il marchio Ecolabel UE è un marchio di qualità ecologica volontario che è soggetto a certificazione da parte di un’organizzazione indipendente e si basa su una serie di criteri di selezione scientificamente stabiliti che considerano le implicazioni ambientali di beni o servizi per tutto il loro ciclo di vita (organismo competente).

    L’Ecolabel dell’Unione Europea (EU Ecolabel) identifica beni e servizi che, pur mantenendo elevati requisiti prestazionali, si distinguono per un minore impatto ambientale nel corso del loro intero ciclo di vita.

    Risorse:

  • Aziende Comunicazione Green

    CAM

    Al fine di trovare la soluzione di progettazione, il prodotto o il servizio più rispettosi dell’ambiente per tutto il suo ciclo di vita, tenendo conto della redditività del mercato, i criteri ambientali minimi (CAM) sono requisiti ambientali stabiliti per le varie fasi del processo di acquisto.

    Con decreto del Ministero della Transizione Ecologica, i CAM sono definiti come una componente del Piano per la Sostenibilità Ambientale dei Consumi nel Settore della Pubblica Amministrazione.

    Risorse:

  • Economia circolare Aziende

    Branding Verde

    Con il termine Branding Verde (o Green Branding), si intendono tutte le attività di comunicazione e promozione, messe in atto da imprese, associazioni o startup, volte a valorizzare gli aspetti e i valori di sostenibilità del proprio brand, in linea con la tutela dell’ambiente, rispettando i principi di sostenibilità ambientale

    il Green Branding offre alle realtà Green strumenti creativi ed efficaci per diffondere i propri messaggi attraverso attività di comunicazione ecosostenibile.

  • Aziende

    Plastic Free

    Plastic-free, che letteralmente significa “liberi dalla plastica”, è spesso denunciato solo come uno slogan di marketing, ma è in realtà un impegno per un uso più corretto di questo materiale, dato che un mondo senza plastica è impossibile.

    Essere Plastic-free significa rinunciare agli oggetti monouso in plastica laddove esistano sul mercato alternative riutilizzabili che consentano di mantenere le necessità di igiene, conservazione e integrità.

    Risorse:

  • Aziende

    Sfridoo

    Azienda italiana che supporta le imprese nella valorizzazione di scarti di produzione, avanzi di magazzino e cespiti aziendali, secondo i principi dell’Economia Circolare. Con la visione di eliminare il concetto di rifiuto, Sfridoo ha la missione di generare il mercato della materia seconda attraverso l’introduzione di una concreta Simbiosi Industriale tra le imprese.