Rifiuti Speciali

La Guerra degli smartphone: violenza in Congo

La Repubblica Democratica del Congo è uno dei territori più ricchi e sfruttati di tutta l'Africa. Da sola detiene 80% delle risorse di coltan, utile alla costruzione di dispositivi elettronici

giovanna de filippo sfridoo

Giovanna De Filippo

Copywriter

La Guerra degli smartphone: violenza in Congo

La Repubblica Democratica del Congo è conosciuta come una delle nazioni africane più ricche dal punto di vista minerario ma con una storia alle spalle fatta di violenze e sfruttamenti, non solo sulle persone ma anche legata alle sue immense risorse naturali: foreste pluviali, riserve idriche, piantagioni di caffè, zucchero, cotone.

Il sottosuolo è colmo di petrolio, oro, rame, diamanti. E di coltan, un elemento imprescindibile per l’industria dell’elettronica e causa principale della guerra che dal 1998 ha ucciso milioni di persone in Congo.

Da 20 anni i signori della guerra controllano i lavoratori in schiavitù: stupri e abusi sono la regola. La causa? I nostri smartphone

Ma cos’è il coltan? Somigliante alla sabbia nera, non è altro che la combinazione tra columbite e tantalite. La percentuale di quest’ultimo ne determina il prezzo. Rappresenta una sostanza fondamentale per video camere, telefonini e apparecchi hi-tech come le playstation e, nello specifico, serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione e incidendo particolarmente sul risparmio energetico.

Qual è la connessione tra il coltan e lo sfruttamento della popolazione?

L’80% del coltan in circolazione proviene dal Congo e alcune multinazionali sfruttano queste miniere e di conseguenza gli stessi congolesi che vengono sottoposti a fatiche oltre che ad essere pagati miseramente. Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo ma anche dai vicini Uganda e Rwuanda. L’estrazione di questo minerale è alla base del conflitto – spesso fatta passare dai media come una guerra etnica – che dura da oltre vent’anni, causando migliaia di vittime e rendendo la popolazione sempre più povera.

Sfruttamento del lavoro minorile

I minatori – la maggior parte giovanissimi – lavorano dall’alba al tramonto in passaggi claustrofobici e a volte incontrano la morte a causa di improvvisi allagamenti; vivono accampati in tendopoli costruite con lamiere e materiali di scarsa qualità; primeggiano malattie che non vengono curate perché privi di assistenza medica. Ma sono soprattutto esposti a violenze inaudite da parte di bande armate che li derubano, li seviziano e violentano le donne per conquistare il controllo delle miniere.

Come afferma Maurizio Giuliano, funzionario dell’Onu:

È la maledizione della ricchezza. Da 20 anni a questa parte i signori della guerra controllano decine di migliaia di lavoratori in schiavitù volontaria. Stupri di massa e abusi di ogni genere sono la regola. E chi non scava o spara, muore di fame. Bambini di 5 anni in miniera, bambine di 11 nei bordelli, madri abbandonate con 5-10 figli che muoiono di fatica e malattia a trent’anni, orfani e schiavi volontari.

Tutto questo per soddisfare la vendita di cellulari e apparecchiature tecnologiche destinate ad accumularsi e a diventare ben presto rifiuti. Tutto questo perché possedere ad ogni costo un oggetto è diventato un’ossessione.

Perché ormai la voglia di acquistare è incontenibile.

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giovanna de filippo sfridoo

Giovanna De Filippo

Copywriter

Appassionata e curiosa della scrittura e della comunicazione applicate al mondo del web, sin dai tempi dell’università ho avuto varie esperienze professionali, prima collaborando con estense. com, redazione giornalistica on-line con sede a Ferrara e più di recente entrando nel team di Social News, altro giornale on-line che si occupa di informazione sociale, collaborandovi per un anno. Ante e post-laurea magistrale mi sono affacciata al mondo degli eventi, attraverso un tirocinio presso l’Ufficio Iniziative editoriali de il Resto del Carlino, dove mi sono occupata della realizzazione di eventi medici ed economici sul piano operativo: dalla realizzazione ed invio degli inviti – dopo la scelta dei target di riferimento -, brochure e cartelle stampa, alla correzione dei comunicati, dalla selezione della location, all’accoglienza relatori/invitati e monitoraggio complessivo dell’incontro.