Sostenibilità

Un viaggio tra le miniere italiane in declino

Le miniere nella nostra nazione sono sempre meno e le cause sono molteplici. Oggigiorno sono solo 80 le miniere attive

giovanna de filippo sfridoo

Giovanna De Filippo

Copywriter

Un viaggio tra le miniere italiane in declino

L’Italia, si sa, è un luogo ricco di cultura e storia, tuttavia dal punto di vista di quelle che nel linguaggio tecnico vengono chiamate “industrie minerarie” la situazione non è delle migliori. In poche parole le miniere nella nostra nazione sono sempre meno.

Sin dal 1900 nel Bel Paese erano presenti numerose miniere attive, dalla Lombardia alla Sicilia, passando per la Sardegna – regione che può vantare una fra le più antiche ed interessanti storie di miniere italiane – e si estraevano ferro, argento, oro, mercurio, rame, zolfo, manganese, bauxite, uranio, ma arrivando ai giorni nostri il numero si è ridotto: si contano, infatti, solo ottanta siti tutt’ora attivi in tutto il territorio nazionale.

Sono rimaste appena 80 miniere italiane attive rispetto al 1900. E le cause sono molteplici

Come afferma il presidente di Assomineraria Marco Sertorio, “l’attività di estrazione è terminata verso la metà degli anni Cinquanta e due anni fa è avvenuta l’ultima chiusura di una cava in Valle d’Aosta.”

“Ma nonostante la pessima condizione attuale delle miniere italiane” – continua Sertorio – “prima di vederle completamente dismesse passerà molto tempo.” E le cause sembrerebbero appropriate ai costi troppo elevati, alle concessioni troppo brevi e ai problemi di sicurezza.

Attualmente le regioni più ricche di miniere restano la Sicilia e la Sardegna, ma le attività estrattive proseguono anche in Piemonte, Lombardia, Toscana e Val d’Aosta. A portarle avanti sono società italiane e internazionali, come la multinazionale belga Solvay, impegnata in Toscana nell’estrazione del salgemma, il cosiddetto “oro bianco”. Il talco, usato a fini farmaceutici ed estetici resta “il minerale di pregio e il maggior prodotto esportato dall’Italia”, spiega Sertorio.

Tra le miniere italiane più grandi e più importanti del nostro Paese vi sono quelle dense di minerali metalliferi: per esempio la miniera di ferro dell’Isola D’Elba, la Sulcis-Iglesiente in Sardegna o quella situata a Bivongi (Reggio Calabria) che è ricca di molibdeno, galena, argento e piombo.

Alcune delle cave ancora attive si possono anche visitare, come la miniera d’oro della Guia, in Valle Anzasca (Piemonte), una delle zone d’Italia più ricche d’oro e una delle poche del genere in Europa ad essere accessibile a tutti.

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giovanna de filippo sfridoo

Giovanna De Filippo

Copywriter

Appassionata e curiosa della scrittura e della comunicazione applicate al mondo del web, sin dai tempi dell’università ho avuto varie esperienze professionali, prima collaborando con estense. com, redazione giornalistica on-line con sede a Ferrara e più di recente entrando nel team di Social News, altro giornale on-line che si occupa di informazione sociale, collaborandovi per un anno. Ante e post-laurea magistrale mi sono affacciata al mondo degli eventi, attraverso un tirocinio presso l’Ufficio Iniziative editoriali de il Resto del Carlino, dove mi sono occupata della realizzazione di eventi medici ed economici sul piano operativo: dalla realizzazione ed invio degli inviti – dopo la scelta dei target di riferimento -, brochure e cartelle stampa, alla correzione dei comunicati, dalla selezione della location, all’accoglienza relatori/invitati e monitoraggio complessivo dell’incontro.

Articolo aggiornato il 28/10/2023