Sostenibilità

Emilia-Romagna regione Plastic-free: subito pronti 2 milioni di euro

Con Delibera Num. 2000 del 11/11/2019 la Regione Emilia-Romagna ha adottato la propria strategia Regionale per la riduzione dell'incidenza delle plastiche sull'ambiente denominata “#Plastic-freER”. Scopriamo assieme cosa prevede.

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Sfridoo Staff

emilia-romagna plastic-free

Indice

Premessa

Emilia-Romagna, la prima Regione Plastic-free. Con Delibera Num. 2000 del 11/11/2019 la Regione Emilia-Romagna ha adottato la propria strategia Regionale per la riduzione dell’incidenza delle plastiche sull’ambiente denominata “#Plastic-freER”. La strategia rientra nelle attività volte a promuovere l’economia circolare in Emilia-Romagna e si integra in particolare con quanto già previsto dalla legge regionale n. 16/2015 e dal Piano regionale di gestione dei rifiuti.

“Vogliamo diventare una regione plastic free: è già entrata in vigore la direttiva europea contro la plastica monouso e approveremo in Giunta la strategia regionale per darne attuazione anticipata rispetto alla scadenza del 2021, con misure integrate e coerenti per raggiungere l’obiettivo” afferma il Presidente Bonaccini.

La strategia Plastic-free della Regione Emilia-Romagna

La regione Emilia Romagna è promotrice e pioniera di un territorio che è impegnato nella riduzione ed eliminazione della plastica monouso, anticipando di fatto le tempistiche previste a livello europeo dalla Direttiva UE 2019/904 (adottata formalmente il 5 giugno 2019 da parte del Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea ed entrata in vigore il 2 luglio 2019) che mira a ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica monouso sull’ambiente.

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Con la Strategia #Plastic-freER l’Emilia-Romagna si propone in particolare di:

  • prevenire la produzione dei rifiuti in plastica con particolare riferimento a quelli derivanti dai prodotti in plastica monouso nei casi in cui esistono valide alternative;
  • allungare il ciclo di vita degli imballaggi e dei beni in plastica;
  • promuovere la progettazione e la produzione di plastica e di prodotti in plastica che rispondano pienamente alle esigenze di riutilizzo, riparazione, riciclaggio;
  • favorire la raccolta e il riciclaggio dei beni in plastica a fine vita;
  • ridurre e prevenire la dispersione dei rifiuti in plastica nell’ambiente, in particolare nei mari, nei corsi d’acqua e nelle aree protette.

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I pilastri della Plastic-freEr

Riconvertire, ridurre e ripulire. Sono tre i pilastri della norma approvata dalla Giunta regionale che si traducono in sostegno, con fondi e incentivi, per la riconversione delle imprese che producono plastica con particolare riferimento a quella monouso; aiuti agli enti pubblici e ai privati che decidono di ridurne l’uso e un progetto speciale di pulizia per rimuovere i rifiuti – in particolare quelli plastici – dai letti dei corsi d’acqua, dal mare e negli spazi pubblici.

Fondi a disposizione per il Plastic-free in Emilia-Romagna

Pronti da subito quasi 2 milioni di euro, con l’auspicio che già nell’ambito dell’esame del bilancio 2020 della Regione – la manovra ha iniziato in questi giorni l’iter in Assemblea legislativa con l’arrivo in Aula a inizio dicembre – si possano aumentare le risorse disponibili, soprattutto per il settore produttivo. Il Piano non segue infatti una logica sanzionatoria bensì punta alla gestione condivisa della fase che si apre: collegata al Patto per il Lavoro con tutte le parti sociali, verrà istituita una Cabina di regia che dovrà stabilire modi e tempi di attuazione delle azioni previste, valutando gli impatti dal punto di vista ambientale ed economico e quindi definire i fondi necessari.

Le azioni della Strategia Plastic-free della Regione Emilia-Romagna

  1. Costituzione di una cabina di regia per l’analisi integrata di policy, le modalità di attuazione della strategia ed il monitoraggio;
  2. Progressiva sostituzione dei prodotti in plastica monouso di cui alla parte B) dell’Allegato della Direttiva (UE) 2019/904 e delle bottiglie di plastica nelle sedi dell’Amministrazione regionale, delle Agenzie regionali e delle società in house della Regione;
  3. Concessione del patrocinio e dell’uso del logo solo ad eventi pubblici che dichiarino di non utilizzare i prodotti in plastica monouso;
  4. Promozione della sostituzione di stoviglie in plastica monouso nella ristorazione collettiva (ospedali, mense scolastiche, mense aziendali);
  5. Adozione di provvedimenti per ridurre la somministrazione di alimenti in stoviglie/contenitori di plastica monouso sulle spiagge, all’interno delle aree protette della Regione, nonché durante lo svolgimento di feste, manifestazioni pubbliche e sagre organizzate da soggetti pubblici o privati qualora assistiti da contributo pubblico;
  6. Promozione di eventi sportivi sostenibili senza plastica;
  7. Implementazione della vendita di prodotti sfusi nel settore del commercio al dettaglio;
  8. Iniziative di educazione dei cittadini attraverso i centri di educazione alla sostenibilità della rete regionale RES;
  9. Iniziative per favorire la raccolta dei rifiuti in plastica in ambiente marino;
  10. Iniziative per favorire la raccolta dei rifiuti in plastica in ambito fluviale;
  11. Iniziative per favorire la raccolta dei rifiuti in plastica negli spazi pubblici;
  12. Incentivi del Fondo d’Ambito;
  13. Finanziamenti del Piano d’azione Ambientale;
  14. Azioni e contributi alle imprese e ai laboratori di ricerca che intendono sviluppare progetti di ricerca e di sviluppo sperimentale per tecnologie sostenibili e plastic free;
  15. Monitoraggio delle azioni di riduzione dei rifiuti plastici attraverso il “Portale della prevenzione” istituito sul sito web della Regione;

Azioni previste internamente alla Regione E-R

Tra le azioni previste, in primo luogo un’azione capillare all’interno della Regione e nelle sedi delle agenzie regionali e delle società in house per la sostituzione progressiva di tutti i prodotti in plastica monouso, bottigliette comprese, oltre che nelle mense e nei bar interni di ospedali, scuole e aziende, sulle spiagge, negli stabilimenti balneari, nelle aree protette, nelle sagre, feste e manifestazioni pubbliche, eventi sportivi (Vai al testo della Delibera Num. 2000 del 11/11/2019). Con un sistema di premi e incentivi per tutte le realtà, pubbliche e private, che sostituiranno il monouso con oggetti riciclabili e riutilizzabili.

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Progetto Plastiche abbandonate

E poi un progetto speciale di raccolta delle plastiche abbandonate nell’ambiente per limitare l’inquinamento, oltre che dei fiumi e degli spazi pubblici, anche del mare con la possibilità di un accordo agricolo di filiera specifico per le associazioni dei pescatori e degli acquacoltori, oltre al sostegno alla progettazione di nuovi prodotti che rispondano alle esigenze di riutilizzo, riparazione e riciclaggio nei settori agricolo, agroalimentare e della miticoltura. E ancora, allo studio incentivi per promuovere la vendita di prodotti sfusi negli esercizi commerciali, in linea con le azioni previste dal Governo nazionale.

Oltre alla creazione di un Portale web sulla prevenzione per raccogliere e divulgare le iniziative realizzate sul territorio per la riduzione della produzione dei rifiuti urbani e speciali.

Azioni previste nei Comuni e nelle imprese della Regione E-R

Per i Comuni sono previsti contributi del ‘fondo d’ambito’ legati ad azioni di prevenzione e riduzione di imballaggi in plastica, utilizzando ad esempio le cosiddette “casette dell’acqua”, i “kit di lavastoviglie” e le stoviglie riutilizzabili.

Per il mondo dell’impresa e del lavoro, è previsto il sostegno alla riconversione industriale dei processi e dei prodotti nell’ottica dell’economia circolare, anche attraverso progetti di ricerca e sperimentali che portino verso soluzioni eco-compatibili in sostituzione delle attuali plastiche o all’utilizzo di plastiche riutilizzabili; si prevede poi la possibilità di percorsi di riqualificazione professionale con l’obiettivo di tutelare e riqualificare l’occupazione.

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Articolo aggiornato il 21/03/2024