Economia Circolare

Come non smaltire Pallet industriali: 5 esempi di gestione circolare

Oggi i pallet costituiscono i 2/3 degli imballaggi di legno consumati. Sapere come gestirli nel modo più innovativo, sostenibile e creativo è di fondamentale importanza

Simone Tabellini

Digital Marketing & Copywriter

Come non smaltire Pallet industriali: 5 esempi di gestione circolare

Premessa

Il settore della logistica è un mercato in forte espansione e durante la sua vita ha attraversato diverse rivoluzioni. Una di queste è propria la pallettizzazione, ovvero il sistema di movimentazione e stoccaggio di prodotti trasportati su pallet. Questa innovazione nel modo di trasportare i prodotti è diventata un anello indispensabile nella catena logistica, in quanto ha reso tutto il processo più veloce ed efficiente.

Ad oggi, gestire un imballo come i pallet, ma anche le pedane e bancali, è diventata una necessità. Le tipologie di rifiuti collegate a questi prodotti rappresentano i 2/3 degli imballaggi in legno consumati. inoltre, riciclare in maniera corretta questi prodotti consente a sua volta di minimizzare gli sprechi economici, energetici e ambientali.

In questo articolo ti parlerò dei 5 modi per non smaltire pallet industriali riducendo in tal modo gli sprechi economici, energetici e ambientali. 

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Definizione di imballaggio terziario

I pallet  sono considerati imballaggi. Più nello specifico fanno parte degli imballaggi terziari, ovvero concepiti e realizzati in modo da rendere più facile la gestione e il trasporto delle merci.

L’art 218 del D.L.vo 152/2016 definisce gli imballaggi terziari nel seguente modo:

“il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo”

Secondo quanto citato all’interno l’ex art. 221, c. 1, D.L.vo 152/06, i produttori ed utilizzatori sono i diretti responsabili della gestione ambientale degli imballaggi e dai rifiuti da imballaggio generato dal consumo dei propri prodotti.

Pallet di legno ed Economia Circolare

L’imballaggio destinato allo smaltimento prende il nome di “rifiuto da imballo” e comprende tutti gli imballi o materiali da imballaggio di cui il detentore ha la volontà o l’obbligo di disfarsi.

3 forme di recupero

Il Decreto Ministeriale 5 aprile 2006 n.186 e s.m.i., distingue tre forme di recupero:

  • Il recupero di materia, ovvero che i processi di riciclaggio devono garantire l’ottenimento di prodotti o di materie prime o MPS con caratteristiche merceologiche in linea con la normativa tecnica o anche nelle forme usualmente commercializzate;
  • Il recupero energetico mediante combustione, avviando così processi di termovalorizzazione tramite i quali dalla distruzione dei rifiuti si possono ricavare fonti di energia rinnovabile;
  • Il recupero ambientale, rappresentata da tutte quelle azioni volte a ripristinare aree degradati da processi produttivi.

5 modi di gestione circolare dei pallet

Arrivati a questo punto, abbiamo capito quanto è importante gestire in maniera efficiente questa tipologia di rifiuti. 

Ora vediamo nella pratica 5 modi per non smaltire i tuoi pallet.

Riusare

Come precedentemente spiegato i pallet vengono definiti imballaggi terziari e, facendo parte di questa categoria speciale, la loro utilità non termina finito il loro primo ciclo di utilizzo. 

Il pallet usato non è considerato rifiuto di imballaggio ed è quindi suscettibile di essere utilizzato nuovamente. Tuttavia, qualora il pallet sia rotto o danneggiato (e quindi inutilizzabile), e necessiti di un intervento di riparazione, allora la situazione si pone in termini diversi.

In questi casi si deve procedere con precisi processi di riparazione.

Riparare

Nell’ultimo decennio si è verificato un forte sviluppo della riparazione dei pallet,  per due motivi principali:

  • l’aumento della domanda mondiale di legno e dei suoi derivati che, dal punto di vista ambientale, ha accentuato l’attività di disboscamento illegale distruggendo vari ecosistemi;
  • l’esigenza delle aziende di contenere i costi legati alla propria catena di trasporti.

Ciò ha portato nel tempo alla creazione di diverse realtà che hanno fatto della riparazione di questi imballaggi un vero e proprio business.

L’attività di riparazione (o rigenerazione) dei pallet consiste in un processo di cernita e successiva sostituzione degli elementi rotti per consentire agli imballaggi, non direttamente reimpiegabili, di recuperare le caratteristiche che li rendono nuovamente in grado di svolgere la loro funzione primaria.

Per questo motivo, l’attività di riparazione, in termini giuridici, è da ricondursi al concetto di “preparazione per il riutilizzo”.

Noleggiare

Questa è una pratica di gestione dei pallet incentrata sul risparmio, perché soddisfa pienamente le esigenze delle aziende di ridurre i costi di gestione e delle materie prime utilizzate. Inoltre, noleggiarli libera gli utilizzatori da eventuali problemi di stoccaggio dei pallet vuoti o danneggiati.

Noleggiare i pallet ha diversi vantaggi:

  • Eliminare qualsiasi problema di riconsegna dei pallet con GDO, grossisti, operatori, logistici, trasportatori, ecc…;
  • Rinunciare ad alti investimenti per l’acquisto di nuovi bancali;
  • Prevedere un costo per il servizio di noleggio certo e senza sorprese per ogni pallet consegnato;
  • Avere una qualità nel servizio garantita.

Usare sostituti in plastica

Una soluzione molto innovativa è quella di sostituire i pallet tradizionali con pallet di plastica.

Adottare questo tipo di soluzione porta a diversi vantaggi:

  • Migliora la movimentazione e l’organizzazione, dato che questa tipologie di pallet pesano la metà rispetto a quelli tradizionali e possono essere impilabili e sovrapponibili. Ciò comporta un risparmio di tempo e di denaro;
  • Maggiore portata, quindi permette di gestire con molta più facilità la merce collocata sopra la pedana e di avere un risparmio economico in quanto è possibile stoccare e spedire più merce;
  • Aumento della resistenza e della longevità, dato dal fatto che la plastica è più resistente ad agenti corrosivi in qualsiasi condizione atmosferica. Si stima circa che la durate dei pallet in plastica è 10 volte superiore a quella dei pallet di legno;
  • Diminuiscono i rischi di incidenti sul luogo di lavoro, perché non avendo né schegge né chiodi che potrebbero ferire il personale, i bancali di plastica assicurano la sicurezza più totale;
  • Incentivano il riciclo della plastica, in quanto alcuni modelli possono essere definiti eco-friendly perché utilizzano plastica derivanti da processi di riciclaggio.  

Upcycling

Parlando invece di creatività, i pallet industriali in legno possono essere utilizzati per arredare l’ambiente domestico, il contesto urbano/cittadino o addirittura in ambito aziendale nel caso in cui l’azienda voglia dare un pizzico di creatività ai propri spazi. 

Alcuni utilizzi creativi dei pallet:

  • Creare possibili tavoli da lavoro;
  • Creare tavoli per il ristoro;
  • Costruire piccole isole per riunioni;
  • Costruire panche;
  • Creare altalene;
  • Costruire sedie, divani e mobili per la televisione;
  • Creare recinzioni, fioriere e cornici.

Il caso virtuoso dei Presspall

Il Presspall è un materiale, di proprietà della Corno Pallets, che amalgamato con resine naturali, può essere utilizzato per creare nuovi pallet ecologici.

Il Presspall è composto per l’85% da legno truciolare da riciclo pressato a caldo e per il 15% da resina ureica ecologica. Questa composizione naturale rende questa soluzione sostenibile a 360°. 

I pallet costituiti da questo materiale rispettano la normativa FAO ISPM 15 che permette l’esportazione in tutti i paesi del mondo.

Questa soluzione, tra i bancali a perdere, risulta essere la più economica perché occupa il 66% dello spazio in meno rispetto agli euro pallet. Più sicura perché è costituita da una superficie liscia, senza chiodi e resistente all’umidità. Più ecologica in quanto il Certificato PEFC garantisce il massimo rispetto per l’ambiente.

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Crediti:

Simone Tabellini

Digital Marketing & Copywriter

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