Glossario

Ordine alfabetico

  • Economia circolare Normativa

    Sottoprodotto

    Un Sottoprodotto (o By-product) è uno scarto di lavorazione derivante da processi industriali, il quale viene riutilizzato in un altro processo produttivo come materia prima non vergine, ma non subisce nessun processo di lavorazione e recupero.

    I sottoprodotti, quindi, sono quei residui che non rientrano nella gestione dei rifiuti aziendali, difatti possono essere impiegati come materia prima in una filiera produttiva anche diversa da quella da cui il sottoprodotto è stato originato.

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  • Economia circolare Comunicazione

    Greenrinsing

    Il termine Greenrinsing si riferisce alla pratica di un’azienda di modificare regolarmente i propri obiettivi ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) prima che questi siano raggiunti.

    Questa tattica mostra come il greenwashing si sia evoluto e sia diventato sempre più sofisticato.

    Si origina dalle aziende che stabiliscono obiettivi ambiziosi, ma non riescono a realizzarli; il loro discorso non coincide con i risultati in termini di sostenibilità.

    Negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione di metriche, rivendicazioni e obiettivi legati alla sostenibilità, ma molti di essi non sono supportati da fatti concreti o sembrano poco probabili da raggiungere.

  • Comunicazione

    Greenlabelling

    Il Greenlabelling è una pratica mediante la quale i marketer definiscono un prodotto o un servizio come “verde” o sostenibile.

    Tuttavia, un esame più approfondito può rivelare che tali affermazioni sono fuorvianti o solo parzialmente veritiere.

    Questa forma di greenwashing è particolarmente diffusa: infatti, è difficile per i consumatori e le aziende distinguere tra le numerose etichette e iniziative ambientali presenti sul mercato.

    Molti termini, come “bio”, “naturale”, “verde” e “eco-friendly”, vengono spesso utilizzati in modo ambiguo, rendendo complicata la comprensione del loro reale significato e valore.

  • Economia circolare Comunicazione

    Greenshifting

    Il Greenshifting riguarda la pratica delle aziende di suggerire che sia il consumatore ad avere la colpa, trasferendo su di lui la responsabilità.

    Questa strategia si manifesta quando le imprese pongono l’accento su ciò che i consumatori possono o dovrebbero fare per ridurre le emissioni o avere un impatto positivo sull’ambiente, pur essendo consapevoli dell’impatto significativo dei loro prodotti o servizi.

    Ci si aspetta che le agenzie pubblicitarie siano più caute nell’adottare questa strategia in futuro, poiché è una delle tattiche di greenwashing più facilmente identificabili.

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  • Economia circolare Comunicazione

    Greenlighting

    Il Greenlighting si verifica quando le comunicazioni aziendali, comprese le pubblicità, evidenziano particolari caratteristiche ecologiche delle proprie operazioni o prodotti, anche se minime, al fine di distogliere l’attenzione dalle attività dannose per l’ambiente condotte altrove.

    Tale pratica mira a presentare l’azienda sotto una luce positiva mettendo in evidenza solo alcuni aspetti, mentre potrebbero esserci altre operazioni meno sostenibili non messe in risalto.

    È una strategia che può trarre in inganno i consumatori, focalizzando la loro attenzione su iniziative ecologicamente positive e tralasciando altre attività meno sostenibili.

  • Economia circolare Comunicazione

    Greencrowding

    Il Greencrowding si basa sull’idea di nascondersi nella massa per evitare scoperte, sfruttando la sicurezza data dai numeri.

    Sebbene alcuni gruppi possono apparire come forti promotori della sostenibilità, la realtà può essere differente.

    Nonostante grandi numeri e impegno mediatico, le azioni concrete possono essere minime.

    La prudenza è consigliata quando si valutano tali iniziative, verificando i reali progressi rispetto agli obiettivi dichiarati.

  • Comunicazione

    Greenbickering

    Il termine Greenbickering si riferisce a una strategia adottata da un’azienda per identificare e contrastare pratiche di comunicazione “green” ingannevoli o sleali da parte dei concorrenti.

    Il termine è un neologismo che combina due parole inglesi: “green” (verde), che si riferisce a pratiche e politiche ecologicamente sostenibili, e “bickering” (litigio), che indica un conflitto o una disputa.

    L’azione di Greenbickering da parte di un’azienda può manifestarsi in vari modi, tra cui ricorsi legali.

  • Economia circolare

    Mobilità come servizio

    La Mobilità come servizio, in inglese Mobility as a Service (Maas), è un modello di business in cui i servizi di trasporto pubblico e privato vengono offerti come un unico servizio integrato. In questo modello di mobilità l’utente non possiede il mezzo di trasporta, ma paga le sue funzionalità per un periodo limitato di tempo.

    I servizi MaaS possono includere car sharing, bike sharing, e-scooter sharing, e altri servizi di mobilità.

    Inoltre, i servizi MaaS offrono una serie di vantaggi, tra cui: maggiore flessibilità, maggiore efficienza e maggiore sostenibilità.
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  • Economia circolare

    Impianto Biogas

    Un impianto di biogas è un impianto che utilizza la digestione anaerobica per produrre biogas da materiale organico.

    Il biogas è un combustibile rinnovabile che può essere utilizzato per generare energia elettrica, calore o carburante per veicoli.

    Gli impianti di biogas possono essere realizzati in una varietà di dimensioni, a seconda del volume di materiale organico che devono trattare empossono essere realizzati in una varietà di settori, tra cui l’agricoltura, l’industria alimentare, l’industria delle bevande e l’industria del trattamento delle acque reflue.

  • Economia circolare Normativa

    Sottoprodotto Vegetale (SOV)

    Secondo la normativa di riferimento, ovvero l’articolo 1, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, il Sottoprodotto Vegetale (SOV) è un qualsiasi materiale vegetale che non è destinato al consumo umano, ma che può essere utilizzato per una serie di scopi, tra cui l’alimentazione animale, la produzione di energia, la produzione di fertilizzanti, la produzione di bioplastiche e la produzione di materiali da costruzione.

    I SOV possono essere prodotti in una serie di settori, tra cui l’agricoltura, l’industria alimentare, l’industria delle bevande e l’industria del legno e possono essere utilizzati per una serie di scopi diversi.

  • Economia circolare Normativa

    Sottoprodotto Alimentare (SOA)

    Secondo la normativa di riferimento, ovvero l’articolo 2 del Regolamento (CE) n. 1069/2009, il Sottoprodotto Alimentare (SOA) è “un corpo intero o parte di un animale, un prodotto di origine animale o un altro prodotto ottenuto da un animale non destinato al consumo umano, inclusi gli ovuli, gli embrioni e lo sperma.”

    Tale decreto ha lo scopo di garantire la sicurezza alimentare e la salute pubblica, nonché di proteggere l’ambiente. Inoltre, il regolamento stabilisce una serie di requisiti per la produzione, la lavorazione, il trasporto e lo smaltimento dei SOA.

  • Economia circolare

    Rifiuto alimentare

    Un rifiuto alimentare secondo il decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, che modifica il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, articolo 1, comma 1, lettera a) viene definito come:

    “qualsiasi sostanza o prodotto destinato all’alimentazione umana che sia diventato un rifiuto in quanto colui che lo detiene si è disfatto, ha intenzione di disfarsene o ha l’obbligo di disfarsene.”

  • Economia circolare Normativa

    Ex-prodotto alimentare

    Un ex-prodotto alimentare è un prodotto creato per il consumo umano, il quale, per diverse ragioni, come la scadenza, la presenza di difetti estetici, o semplicemente perché è rimasto invenduto, non può più essere destinato al suo scopo di partenza.

    Tuttavia, questo prodotti alimentare può essere utilizzato per altri scopi, ad esempio come mangime, quindi all’alimentazione animale, o per la produzione di energia all’interno di impianti biogas, così da evitarne lo spreco.

  • Economia circolare

    Triple Botton Line

    La triple bottom line (TBL) è un modello di gestione aziendale che si concentra su tre aree principali: la sostenibilità ambientale(Pianeta), sociale(Persone) ed economica(Profitto).

  • Economia circolare

    Mater-Bi

    Composta da componenti vegetali e polimeri biodegradabili, è una famiglia di bioplastiche completamente biodegradabili e compostabili con cui si realizzano soluzioni e prodotti a ridotto impatto ambientale per la vita di tutti i giorni.

  • Economia circolare

    Ipotesi di Porter

    Teoria economica secondo la quale l’adozione di esigenti politiche ambientali individua una relazione causale tra regolamentazione, innovazione e competitività tra le imprese, favorendone una sana competizione.

  • Economia circolare

    Grid Parity

    In energetica, per Grid Parity si intende la “parità” fra il costo di produzione dell’energia da fonte rinnovabile e il costo di acquisto dell’energia prodotta da fonti convenzionali (prevalentemente fossili).

  • Normativa

    Eco-auditing

    Strumento di politica ambientale comunitaria attraverso cui viene effettuata una valutazione periodica del livello di compatibilità raggiunto tra attività produttiva e tutela dell’ambiente.

    L’eco-auditing ha come scopo una valutazione sistematica delle politiche ambientali di un’azienda e della loro effettiva attuazione, svolta con l’ausilio del personale dipendente.

  • Economia circolare

    Biosistema integrato

    Il biosistema integrato collega diverse attività di produzione alimentare con altre operazioni come il trattamento dei rifiuti e la produzione di combustibile.

    Considera la produzione e il consumo come un sistema a circuito chiuso continuo, in cui le uscite di un’operazione diventano input in un altro, riutilizzando così le risorse e minimizzando l’impatto ambientale.

  • Economia circolare Normativa

    Intermediario Sottoprodotti

    Partner aziendale in outsourcing del tutto assimilabile ad un broker commerciale o procacciatore d’affari, ovvero ad un soggetto terzo (c.d. “facilitatore”) che mette in relazione il venditore e l’acquirente – o produttore e destinatario – senza essere legato ad alcuna delle parti da rapporti di collaborazione, dipendenza e/o rappresentanza.

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  • Economia circolare

    Diagramma a Farfalla

    Il diagramma del sistema di economia circolare, noto come diagramma a farfalla, illustra il flusso continuo di materiali in un’economia circolare.

    Ci sono due cicli principali – il ciclo tecnico e il ciclo biologico.

    Nel ciclo tecnico, prodotti e materiali sono mantenuti in circolazione attraverso processi quali il riutilizzo, la riparazione, la rigenerazione e il riciclaggio.

    Nel ciclo biologico, i nutrienti dei materiali biodegradabili vengono restituiti alla Terra per rigenerare la natura.

  • Economia circolare

    Net Zero

    Net Zero si riferisce al raggiungimento di un equilibrio tra la quantità di emissioni di gas serra prodotte e la quantità rimossa dall’atmosfera.

    Ciò avviene in genere riducendo il più possibile le emissioni attraverso misure quali il passaggio a fonti di energia rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uso di tecnologie di cattura del carbonio, e poi compensare le emissioni rimanenti investendo in progetti che rimuovano l’anidride carbonica dall’atmosfera, come il rimboschimento o il sequestro del carbonio nel suolo.

  • Economia circolare

    Life Cycle Inventory

    L’inventario del ciclo di vita (LCI) è una tecnica utilizzata nella valutazione del ciclo di vita (LCA) per raccogliere e quantificare sistematicamente le informazioni su input, output e impatti ambientali associati a un prodotto, processo o servizio, durante l’intero ciclo di vita.

    La qualità e la completezza dei dati LCI hanno un impatto significativo sull’accuratezza e sull’affidabilità dei risultati LCA.

    L’International Organization for Standardization (ISO) ha pubblicato gli standard per la conduzione di LCA, tra cui ISO 14040 e ISO 14044, che forniscono le linee guida per la fase LCI della valutazione.

  • Economia circolare Normativa

    Codice CER / Codice EER

    Il Codice CER (Codice Europeo dei Rifiuti) è un sistema di classificazione dei rifiuti utilizzato nell’Unione Europea per identificare e categorizzare i diversi tipi di rifiuti in base alla loro origine e composizione.

    Il Codice CER è composto da sei cifre, dove le prime due cifre indicano la categoria principale del rifiuto e le altre quattro cifre specificano il tipo di rifiuto in modo più dettagliato.

    Il Codice EER (European Waste Catalogue, tradotto in “Catalogo Europeo dei Rifiuti”) è una versione del Codice CER utilizzata in alcuni paesi dell’UE, come ad esempio il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca.

    Il Codice EER è essenzialmente identico al Codice CER, ed entrambi sono importanti per l’identificazione, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, nonché per il monitoraggio e la regolamentazione dei flussi di rifiuti nell’UE.

  • Certificazioni

    UNI EN ISO 14044:2006

    UNI EN ISO 14044:2006 è uno standard che fornisce linee guida per lo svolgimento della valutazione del ciclo di vita (LCA) di prodotti e servizi.

    Questo standard delinea i principi e il quadro per l’esecuzione di un LCA, inclusa la definizione dell’obiettivo, l’analisi dell’inventario, la valutazione dell’impatto e l’interpretazione dei risultati.

    Lo scopo di questa norma è fornire una metodologia coerente e trasparente per valutare l’impatto ambientale di prodotti e servizi lungo tutto il loro ciclo di vita.

  • Certificazioni

    UNI EN ISO 14040: 2006

    UNI EN ISO 14040:2006 è uno standard europeo che specifica i principi e il quadro per lo svolgimento delle valutazioni del ciclo di vita (LCA) di prodotti e servizi.

    Fornisce un approccio sistematico e completo per valutare gli impatti ambientali di un prodotto o servizio durante tutto il suo ciclo di vita, dall’estrazione e dalla produzione delle materie prime alla distribuzione, all’uso e allo smaltimento.

    Lo standard delinea quattro fasi del processo di LCA: definizione degli obiettivi e degli scopi, analisi dell’inventario, valutazione dell’impatto e interpretazione.

  • Economia circolare Comunicazione

    Zero Waste

    Zero Waste(tradotto “Zero Rifiuti”) è una filosofia e uno stile di vita che mira a ridurre la quantità di rifiuti che vengono generati e inviati in discarica o inceneritori.

    L’obiettivo di zero rifiuti è quello di ridisegnare il modo in cui produciamo e consumiamo beni in modo che nulla venga sprecato o buttato via.

    Il concetto di zero rifiuti si basa sull’idea di un’Economia Circolare, dove le risorse sono mantenute in uso il più a lungo possibile, e i rifiuti sono ridotti al minimo attraverso l’uso di materiali e metodi di produzione sostenibili.

  • Economia circolare Comunicazione

    Educazione Ambientale

    L’educazione ambientale è un processo educativo che mira a sensibilizzare le persone riguardo ai problemi ambientali e a fornire loro le conoscenze, le competenze e le motivazioni necessarie per adottare comportamenti più sostenibili e responsabili nei confronti dell’ambiente.

    L’obiettivo principale è quello di promuovere un cambiamento culturale che porti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dell’attività umana sull’ambiente e ad un impegno concreto per ridurre tale effetto.

  • Economia circolare Comunicazione

    Standard GRI

    GRI (Global Reporting Initiative) è un’organizzazione internazionale no-profit, che ha sviluppato uno standard, noto come Standard GRI, per fornire una guida alle organizzazioni che desiderano comunicare in modo trasparente e completo le loro prestazioni sostenibili, attraverso la pubblicazione di report di sostenibilità.

    I report basati sui GRI Standards valutano gli impatti economici, ambientali e sociali delle aziende, consentendo alle organizzazioni di identificare e valutare il loro impatto sostenibile in modo completo e trasparente, al fine di migliorare le loro prestazioni sostenibili

  • Economia circolare

    Social Life Cycle Assessment

    La Social Life Cycle Assessment, tradotto in Valutazione sociale del ciclo di vita, è una metodologia di valutazione dell’impatto sociale e socio-economico di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita.

    La SLCA si basa su una valutazione sistematica e comparativa dei dati relativi all’impatto sociale, al fine di identificare i problemi e le opportunità di miglioramento lungo l’intera catena di approvvigionamento.

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  • Economia circolare Normativa

    Simbiosi Industriale

    Per simbiosi industriale si intende l’interazione tra diversi stabilimenti industriali, raggruppati in distretti o a distanza utile per rendere fattibile l’operazione, utilizzata al fine di massimizzare il riutilizzo di risorse, normalmente considerate scarti e ottimizzando la conoscenza e le competenze tra aziende.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Upcycling

    Il Riuso creativo (o Upcycling) è una pratica che consiste nel trasformare oggetti o materiali di scarto in prodotti di maggiore valore e utilità rispetto al loro stato originale, con l’obiettivo di trovare un utilizzo alternativo a un oggetto che non può più soddisfare la sua funzione per cui è stato creato.

    A differenza del riciclaggio, che implica la scomposizione dei materiali e la loro trasformazione in nuovi prodotti, l’upcycling mira a riutilizzare gli oggetti esistenti in modo creativo e innovativo.

    L’upcycling può essere applicato a diversi tipi di materiali, tra cui carta, plastica, tessuti, metallo e legno.

    Un esempio di Riuso Creativo può essere il riutilizzo di pallet per l’arredamento domestico o urbano.

  • Economia circolare Comunicazione

    Re-marketing

    Il termine “rimessa a mercato” (o Re-marketing) si riferisce a tutte le strategie di reintegrazione, nel mercato e nei canali primari e secondari, dei prodotti che hanno subito uno o più processi legati all’Economia Circolare e devono essere rivenduti.

  • Economia circolare

    Remanufacturing

    Rigenerare (o Remanufacture) è una delle strategie contenute all’interno del framework delle R-strategies.

    Lo scopo di questa azione è quello di riportare il prodotto alle condizioni di utilizzo originarie, tramite la sostituzioni di parti e componenti non più utilizzabili del prodotto stesso.

  • Economia circolare Normativa

    Rifiuto speciale

    Un Rifiuto Speciale (o Rifiuto Industriale) è uno scarto derivante da processi produttivi industriali.

    Questi scarti richiedono un proprio iter di gestione e smaltimento, a causa della loro pericolosità, difficoltà di smaltimento o potenziale impatto ambientale negativo.

    Esistono due grandi distinzioni di rifiuti speciali: pericolosi e non pericolosi e assimilabili e non assimilabili.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Rifiutare

    Rifiutare (o Refuse) è una delle strategie contenute all’interno del framework delle R-strategies.

    Lo scopo di questa azione è quello di evitare l’utilizzo scorretto di prodotto, ricardo invece la stesso utilizzo con un prodotto diverso.

    Un esempio di questo tipo sono i prodotto multifunzionali.

  • Economia circolare

    Ridurre

    Ridurre (o Reduce) è una delle strategie contenute all’interno del framework delle R-strategies.

    L’obiettivo di questa azione è quella di pensare metodologie di produzione o di consumo più efficienti, che implichino il minor utilizzo di materie prime, materiali lavorati ed energia.

  • Economia circolare

    Ricondizionare

    Ricondizionare (o Refurbish) è una delle strategie contenute all’interno del framework delle R-strategies.

    L’obiettivo di questa strategia è quello di ripristinare lo stato di un prodotto considerato vecchio, a un livello di qualità più alto per soddisfare specifici bisogni.

  • Economia circolare

    Riciclare

    Riciclare (o Recycle) è una delle strategie contenute all’interno del framework delle R-strategist.

    Lo scopo delle azioni legati al riciclo è quello di recuperare il valore delle materia presenti in prodotto, che per diversi aspetti come quello normativo o per disfunzioni, sono destinati a diventare rifiuti ed a essere smaltiti.

    Risorse:

  • Normativa

    Responsabilità sociale d’impresa

    La Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) è un concetto che si riferisce alla responsabilità che le imprese hanno nei confronti della società in cui operano.

    la CSR rappresenta un approccio integrato, non obbligatorio, alla gestione aziendale che tiene conto delle questioni sociali, ambientali e di governance e mira a creare valore per l’azienda e per la società nel suo insieme.

    La CSR implica che le aziende non devono limitarsi a perseguire solo l’obiettivo di massimizzare il profitto, ma anche ad agire in modo etico, sostenibile e responsabile nei confronti della società e dell’ambiente in cui operano.

  • Normativa

    Responsabilità Estesa del Produttore

    La Responsabilità Estesa del Produttore (REP) è un principio giuridico che impone ai produttori di beni di assumersi la responsabilità per l’intero ciclo di vita dei loro prodotti, incluso lo smaltimento finale.

    In altre parole, i produttori sono tenuti a gestire il proprio prodotto anche dopo che è stato venduto al consumatore.

    La REP spinge i produttori a progettare prodotti che possano essere smaltiti in modo sicuro e sostenibile e a implementare programmi di gestione dei rifiuti.

    Ciò implica che i produttori devono sviluppare strategie per il recupero, il riciclaggio e la gestione dei loro prodotti al termine del loro ciclo di vita.

  • Economia circolare Comunicazione

    Repair Café

    Un Repair Café è un’iniziativa basata sulla comunità, in cui le persone condividono la propria esperienza e le proprie competenze, su base volontaria, ad altri individui e sono luoghi, dove le persone si riuniscono per riparare oggetti per la casa, elettronica ed altri oggetti di uso quotidiano.

    Nel complesso, il Repair Café è un ottimo modo per promuovere la sostenibilità, attraverso  la riduzione degli sprechi e l’incentivo al riutilizzo e al riciclo.

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  • Certificazioni

    ReMade in Italy

    ReMade In Italy è la certificazione ambientale di prodotto, di carattere volontario, nata in Italia, per indicare la produzione di prodotti italiani rigenerati, riparati o rinnovati a partire da materiali di scarto o prodotti inutilizzati, al fine di ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità.

    Il ReMade in Italy è quindi un esempio di Economia Circolare, che promuove il ripensamento del modello economico tradizionale lineare, favorendo invece la creazione di un sistema in cui il riuso e il riciclaggio sono considerati un valore aggiunto e non un costo.

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  • Economia circolare Normativa

    RAEE

    I RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono una particolare categoria di scarto derivante di prodotti AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), che sono giunti alla fine della loro vita utile e che quindi sono destinati alla raccolta e al riciclo.

    Sono quindi rifiuti abbastanza complessi a livello strutturale, che rispetto ad altri scarti hanno una destinazione, un processo e un costo di smaltimento particolare.

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  • Economia circolare

    Prodotto Multifunzionale

    Il Prodotto Multifunzionale è un oggetto che riassume al suo interno diverse funzioni, come smartphone o pc, e l’obiettivo principale è quello di fornire al cliente un valore aggiunto, aumentando la sua utilità e la sua convenienza.

    Questo prodotto è di fondamentale importanza per la lotta allo spreco, in quanto riduce la necessità di acquistare più prodotti per svolgere funzioni diverse, che si traduce in meno rifiuti, meno estrazione di materia e minor impatto ambientale.

    Tuttavia, la realizzazione di un prodotto multifunzionale può essere una sfida, poiché richiede una progettazione e una tecnologia avanzata, nonché una conoscenza approfondita delle esigenze dei clienti e dei loro bisogni.

  • Economia circolare

    Prodotto Come Servizio

    Il prodotto come servizio è un modello di business che consiste nell’offrire un prodotto come un servizio continuativo, invece che come un’acquisto unico.

    In questo modello, il consumatore paga per l’accesso al prodotto(proprietà temporanea), invece che per il possesso del prodotto stesso, offrendo una maggiore flessibilità e libertà di scelta, senza dover sostenere i costi e le responsabilità associate alla proprietà di un prodotto.

    il PaaS richiede un cambiamento di mentalità sia per i consumatori che per le aziende, che devono abituarsi a pensare ai prodotti come servizi a lungo termine.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Principio delle 9 R

    Il principio delle 9 R è una guida pratica per la riduzione degli sprechi e la promozione della sostenibilità ambientale.

    Le 9 R si riferiscono a nove azioni che possono essere intraprese per ridurre l’impatto ambientale di un’attività o di un prodotto, in ottica di circolarità, e sono: Ripensare, Rifiutare, Ridurre, Riutilizzare, Riparare, Ristrutturare, Ricondizionare, Riciclare e Recuperare.

  • Economia circolare

    Blue Economy

    La Blue Economy è una branca della Green Economy, un modello economico dedicato alla costruzione di un sistema economico sostenibile attraverso l’innovazione tecnologica.

    L’obiettivo della blue economy è raggiungere zero emissioni di carbonio.

    La Blue Economy si basa sull’innovazione attraverso lo sviluppo di principi fisici e il riutilizzo delle risorse esistenti, ad esempio, utilizzando metodi scientifici come la biomimetica.

    Il modello è stato proposto da Gunter Pauli nel libro: “The Blue Economy: 10 years, 100 Innovation, 100 Million jobs”.

  • Economia circolare Comunicazione

    Greenhushing

    Il termine Green Hushing, si riferisce ad affermazioni di sostenibilità aziendale false o fuorvianti, e viene utilizzato quando un’azienda ha annunciato un obiettivo climatico, ma non intende pubblicizzare chiaramente il proprio impegno per raggiungerlo.

    È il cosiddetto “silenzio verde”.

    Ciò può complicare la valutazione degli obiettivi climatici aziendali, limitare la condivisione delle conoscenze sulla decarbonizzazione, portare a obiettivi meno ambiziosi e perdere opportunità di collaborazione intersettoriale. 

  • Economia circolare

    Digestione Anaerobica

    La digestione anaerobica è un processo biologico in cui i microrganismi decompongono la materia organica in assenza di ossigeno per produrre biogas, un gas ricco di metano utilizzato come fonte di energia rinnovabile.

    La digestione anaerobica avviene in un ambiente chiuso chiamato reattore anaerobico.

    Il processo coinvolge batteri che trasformano la materia organica in una miscela di biogas e liquido residuo chiamato digestato.

    La digestione anaerobica è una tecnologia sostenibile che può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, alla gestione dei rifiuti organici e alla produzione di energia rinnovabile.

  • Economia circolare Comunicazione

    Carbon Zero

    “Carbon zero” è un termine simile a “neutralità carbonica” e indica lo stesso obiettivo di bilanciare le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle attività umane con la capacità della Terra di assorbirle.

    In generale, il termine “carbon zero” si riferisce a situazioni in cui l’impatto ambientale netto delle attività umane sull’ambiente è pari a zero in termini di emissioni di gas a effetto serra, mentre il termine “neutralità carbonica” si riferisce a situazioni in cui le emissioni di gas a effetto serra sono bilanciate da un’azione compensatoria che rimuove o riduce le emissioni di carbonio dall’atmosfera.

    Entrambi i termini rappresentano obiettivi importanti per combattere il cambiamento climatico e richiedono azioni concrete come l’utilizzo di energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

  • Certificazioni

    BS 8001

    La norma BS 8001 è lo standard inglese pubblicato nel 2017 dall’ente di normazione britannico BSI.

    Costituisce il primo standard nato esplicitamente per guidare le imprese nella transizione a modelli di produzione più circolari e permette di  misurare il grado di maturità circolare raggiunto da un’organizzazione.

    Lo standard BS 8001 ha lo scopo di aiutare le organizzazioni e gli individui a prendere in considerazione ed implementare pratiche più circolari e sostenibili all’interno delle loro attività.

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  • Certificazioni Comunicazione

    AFNOR XP X30-901

    La norma AFNOR XP X30-901 è lo standard francese pubblicato nel 2018 dall’ente di normazione AFNOR e costituisce l’unico riferimento internazionale per l’implementazione di un Sistema di Gestione per l’economia circolare di un’organizzazione.

    Nasce per essere un punto di riferimento internazionale per tutte le aziende che vogliono adottare soluzioni circolari nell’ambito della propria catena di valore, dei propri sistemi di produzione o erogazione del servizio.

    Risorse:

  • Economia circolare Normativa

    AEE

    Gli AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono oggetti composti da elementi elettrici e metallici che, per un corretto funzionamento, hanno bisogno di correnti elettriche o campi elettromagnetici, come ad esempio PC, smartphone o lavatrici.

    I rifiuti derivanti da questi oggetti prendono il nome di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

    Risorse:

  • Economia circolare

    Neutralità Carbonica

    La Neutralità Carbonica consiste nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle attività umane e la capacità di assorbimento del pianeta.

    Per raggiungere tale pareggio, dichiarato dall’UE come un obiettivo da raggiungere entro il 2050, le emissioni di gas a effetto serra devono essere drasticamente ridotte attraverso l’adozione di pratiche più sostenibili e l’utilizzo di tecnologie pulite, come le fonti di energia rinnovabile.

    Inoltre, potrebbe essere necessario compensare le emissioni residue attraverso la conservazione delle foreste, l’agricoltura sostenibile e altri metodi che rimuovono il carbonio dall’atmosfera.

  • Economia circolare Normativa

    Neomateriali

    I neomateriali sono materiali innovativi, derivanti da processi produttivi che seguono i principi dell’Economia Circolare.

    Esistono 3 grandi categorie di neomateriali:

    • i “bio-based”, materiali di origine vegetale e animale o formati da micro-organismi.
    • I “neo-classici”, composti da materiali riciclati che sono oggi alla base di svariati processi produttivi.
    • Gli “ex novo”, ottenuti grazie a processi di valorizzazione dei rifiuti e degli scarti di diverse industrie e dalle scorie degli inceneritori ed estraendo la CO2 dall’atmosfera.
  • Economia circolare Normativa

    Materia Prima-Seconda

    La Materia Prima Seconda è uno scarto di produzione, il quale, tramite specifici processi di recupero, viene utilizzato in un processo produttivo uguale o diverso da quello che lo ha generato.

    In questo contesto l’Italia fa riferimento alla categoria detta sottoprodotto.

    La materia prima seconda gioca un ruolo cruciale nell’Economia Circolare, in quanto consente di ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini, consentendo di ridurre l’impatto ambientale associato all’estrazione di nuove materie prime e alla produzione di prodotti da zero.

    Attraverso il riciclo dei materiali esistenti, la materia prima seconda consente di creare un ciclo di vita più lungo per i prodotti e di ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche.

  • Economia circolare

    Manifattura Additiva

    La produzione additiva, nota anche come stampa 3D, è una tecnologia di produzione in cui un oggetto tridimensionale viene creato strato per strato da un modello digitale.

    Il processo di produzione additiva prevede l’utilizzo di una stampante 3D, programmata con il modello digitale dell’oggetto da produrre strato per strato attraverso la deposizione di filamenti fusi, la stereolitografia e la sinterizzazione laser selettiva.

    L’additive manufacturing offre diversi vantaggi rispetto ai metodi di produzione tradizionali:

    • consente di creare oggetti complessi e personalizzati in modo rapido ed efficiente, senza dover creare costosi strumenti di produzione o affidarsi a processi di lavorazione.
    • consente di ridurre lo spreco di materiale, in quanto il materiale viene utilizzato solo dove è necessario.
    • riduce i costi di produzione, in quanto consente di produrre in modo efficiente anche piccole quantità di oggetti.
  • Economia circolare

    Macchine come Servizio

    La macchina come servizio (Machine as a Service, MaaS) è un modello di business in cui le aziende forniscono ai propri clienti l’accesso a macchine o attrezzature come servizio, anziché vendere le macchine stesse.

    È un esempio del più generale product-as-a-service.

    In questo modello di business, le aziende che forniscono il servizio sono responsabili dell’acquisto, della manutenzione e dell’aggiornamento delle macchine, mentre i clienti pagano solo per il loro utilizzo effettivo, senza dover investire nella loro acquisizione.

    In questo modo, le aziende che offrono il servizio possono fornire macchine di alta qualità e aggiornate, garantire una maggiore flessibilità e controllo dei costi per i clienti, e migliorare l’utilizzo delle risorse, creando relazioni di lunga durata con i clienti.

    Risorse:

    Cosa significa Prodotto come Servizio? 4 esempi dell’economia circolare

  • Economia circolare

    Logistica Inversa

    La logistica inversa è il processo di pianificazione a ritroso dei flussi di materiali, dal punto di consumo al punto di origine, al fine di recuperare valore o garantire un corretto smaltimento o riciclaggio dei prodotti, dei materiali o dei rifiuti.

    A differenza della logistica tradizionale, che si occupa del trasporto dei prodotti dal produttore al consumatore finale, la logistica inversa gestisce il movimento di prodotti usati, difettosi o non più necessari dal punto di fine ciclo di vita, per il loro riciclo, riparazione e riutilizzo.

    In un’economia circolare, dove i prodotti e i materiali sono progettati per essere riutilizzati e riciclati, la logistica inversa consente di recuperare materiali e prodotti utili, che altrimenti sarebbero andati persi, creando nuove opportunità di business e di riciclo.

    La logistica inversa è un elemento fondamentale della sostenibilità ambientale e può portare numerosi vantaggi alle aziende che la implementano, tra cui la riduzione dei costi e l’aumento dell’efficienza, nonché la creazione di un vantaggio competitivo sul mercato.

  • Economia circolare

    Life Cycle Management

    Il Life Cycle Management, tradotto Gestione del Ciclo di Vita, è un approccio ideato con lo scopo di garantire una gestione più sostenibile della catena del valore.

    Il LCM è strumento di supporto decisionale specificamente progettato per aziende di qualsiasi dimensione ed è spesso implementato da altri strumenti come LCA, LCC, SLCA, LCT.

    L’obiettivo principale della LCM è quello di massimizzare il valore del prodotto o servizio per il cliente e per l’azienda, riducendo al contempo l’impatto ambientale e la spesa a lungo termine.

    La LCM mira inoltre a migliorare la sostenibilità del prodotto o servizio, riducendo il consumo di risorse e minimizzando gli effetti negativi sull’ambiente.

  • Economia circolare

    Life Cycle Costing

    Il Life Cycle Costing, o valutazione del costo del ciclo di vita, è un metodo di valutazione del costo totale di un prodotto, servizio o sistema durante l’intero ciclo di vita, dalla progettazione, alla produzione, all’utilizzo e alla fine della vita.

    La valutazione del costo del ciclo di vita è utile per aiutare a prendere decisioni informate riguardo alla scelta di prodotti e servizi, in quanto tiene conto di tutti i costi a lungo termine, non solo dei costi iniziali di acquisto.

    Risorse:

  • Certificazioni

    ISO 14040

    La norma ISO 14040 è uno standard internazionale che fornisce linee guida per l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) di prodotti e servizi.

    La norma descrive i principi e i requisiti per eseguire un’analisi del ciclo di vita e stabilisce le procedure per la valutazione dell’impatto ambientale.

    L’analisi del ciclo di vita è una metodologia utilizzata per valutare l’impatto ambientale di un prodotto o servizio durante l’intero ciclo di vita, dalla produzione all’eliminazione.

    La norma ISO 14040 stabilisce i seguenti principi per l’analisi del ciclo di vita:

    • Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dell’analisi;
    • Analisi del ciclo di vita del prodotto o servizio, identificando le fasi del ciclo di vita e le relative informazioni ambientali;
    • Valutazione dell’impatto ambientale, identificando gli impatti ambientali e valutandone la gravità;
    • Interpretazione dei risultati, valutando i risultati dell’analisi e identificando le opportunità di miglioramento.

    L’uso della norma ISO 14040 consente di ottenere informazioni utili per migliorare la sostenibilità dei prodotti e servizi e per promuovere l’adozione di pratiche sostenibili nell’industria.

  • Economia circolare

    Indicatori di Circolarità

    Gli Indicatori di Circolartià sono strumenti di diverso tipo e forma utili all’aziende per capire il loro grado di circolarità a livello generale o il livello di circolarità di una determinata azione, prodotto o servizio.

    Alcuni esempi di questi indicatori sono Circulytics e Material Circularity Indicator, entrambi creati dalla Ellen MacArthur Foundation.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Impronta Carbonica

    L’impronta carbonica è una misura dell’impatto ambientale delle attività umane, in particolare delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dal consumo di energia, dall’uso di trasporti, dalle attività industriali e agricole, e dalla gestione dei rifiuti.

    L’impronta carbonica misura le emissioni, in particolare, di anidride carbonica (CO2), ma anche di altri gas come il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O), emessi nell’atmosfera a causa delle attività umane.

    L’impronta carbonica può essere calcolata a livello individuale, aziendale o di un intero Paese, e viene espressa in tonnellate di CO2 equivalenti.

    Il calcolo dell’impronta carbonica tiene conto di tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto o servizio, dalla produzione alla distribuzione, dal consumo allo smaltimento, e valuta l’energia utilizzata, i materiali impiegati, le distanze percorse e altre variabili.

    L’impronta carbonica è diventata un importante strumento per la lotta al cambiamento climatico, poiché consente di individuare le fonti principali di emissioni di gas serra e di identificare le azioni necessarie per ridurle.

  • Certificazioni

    FSC

    Il Forest Stewardship Council (FSC) è un’organizzazione internazionale non governativa che si occupa della certificazione di foreste gestite in modo sostenibile.

    L’FSC ha come obiettivo la promozione della gestione responsabile delle foreste a livello globale, attraverso la definizione di standard e criteri per la gestione forestale sostenibile e l’assegnazione di certificazioni a quelle aziende che rispettano tali standard.

    La certificazione FSC garantisce che la gestione delle foreste avvenga in modo sostenibile e responsabile, rispettando i diritti dei lavoratori e delle comunità locali, proteggendo la biodiversità e prevenendo la deforestazione.

    Le aziende che adottano la certificazione FSC possono utilizzare il marchio FSC sui loro prodotti, indicando che provengono da foreste gestite in modo sostenibile e responsabile.

    Il sistema di certificazione FSC prevede l’adozione di standard per la gestione forestale, la tracciabilità delle materie prime e la catena di custodia dei prodotti forestali, al fine di garantire che i prodotti finali siano effettivamente prodotti in modo sostenibile.

  • Economia circolare

    Economia Lineare

    L’economia lineare è un modello economico tradizionale basato sull’uso di risorse naturali e materiali per produrre beni, che vengono poi utilizzati e, alla fine del loro ciclo di vita, smaltiti come rifiuti.

    Questo modello è caratterizzato da una logica di produzione “produci, consumi, smaltisci”, che non tiene conto delle conseguenze ambientali e sociali delle attività produttive.

    Questo modello genera un’alta quantità di rifiuti e inquinamento, aggrava i problemi di scarsità di risorse e contribuisce ai cambiamenti climatici.

    L’economia lineare è stata adottata a livello globale per decenni ed ha generato una serie di impatti negativi sull’ambiente e sulla società, tra cui la perdita di biodiversità, l‘inquinamento dell’aria e dell’acqua, il cambiamento climatico e la scarsità di risorse.

    Negli ultimi anni, si è registrato un crescente interesse per l’adozione di modelli di Economia Circolare, che prevedono il recupero e il riutilizzo delle risorse, al fine di ridurre gli sprechi e promuovere la sostenibilità ambientale.

  • Economia circolare Comunicazione

    Economia della Perfomance

    L’economia della performance è un modello economico che combina la gestione della performance aziendale con l’adozione di pratiche circolari.

    L’obiettivo principale è quello di massimizzare il valore economico e ambientale generato dalle attività aziendali, riducendo gli sprechi e promuovendo il recupero e il riutilizzo delle risorse.

    L’economia della performance comprende diverse pratiche, tra cui:

    • Progettazione circolare: la progettazione di prodotti e servizi pensati per essere riutilizzati, riparati o riciclati al termine del loro ciclo di vita.
    • Economia circolare: l’adozione di processi produttivi che prevedono il recupero e il riutilizzo delle risorse, attraverso il riciclo, il riuso e il ripristino di materiali e componenti.
    • Servizi circolari: l’offerta di servizi che consentono di utilizzare i prodotti in maniera condivisa, attraverso la condivisione, il noleggio o il leasing.

    L’economia della performance può rappresentare un’opportunità per le aziende di migliorare la loro sostenibilità, generando valore economico e ambientale.

    Tuttavia, è necessario che le pratiche adottate siano effettivamente circolari e non solo un greenwashing, e che siano supportate da politiche e regolamentazioni adeguate a livello nazionale e internazionale.

  • Economia circolare

    Economia della Condivisione

    L’economia della condivisione è un modello economico che si basa sulla condivisione di beni e servizi tra individui, organizzazioni e comunità, attraverso piattaforme digitali e tecnologie di comunicazione.

    L’obiettivo principale della Sharing Economy è quello di massimizzare l’utilizzo delle risorse e ridurre gli sprechi, favorendo l’accesso ai beni e servizi senza la necessità si acquistarne la proprietà.

    L’economia della condivisione può rappresentare un’alternativa sostenibile al modello economico tradizionale, favorendo l’utilizzo delle risorse esistenti e riducendo gli sprechi.

    Risorse:

  • Economia circolare Normativa

    Green Deal

    Il Green Deal è un piano globale proposto dall’Unione europea (UE) per affrontare il cambiamento climatico e raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.

    L’obiettivo principale del Green Deal è trasformare l’economia dell’UE in un’economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio e circolare, a beneficio sia dell’ambiente che della società.

    Il Green Deal si concentra su diversi settori chiave, tra cui:

    • Azione per il clima: l’UE mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.
    • Energia sostenibile: il Green Deal mira ad aumentare la quota di energia rinnovabile nel mix energetico dell’UE e a migliorare l’efficienza energetica.
    • Trasporti sostenibili: l’UE mira a promuovere il trasporto sostenibile, compreso lo sviluppo di veicoli elettrici e l’impiego di carburanti alternativi.
    • Economia circolare: il Green Deal mira a promuovere un’economia circolare che riduca gli sprechi e promuova il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali.
    • Biodiversità: l’UE mira a proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi, comprese le foreste, gli oceani e le acque dolci.

    Il Green Deal è un’iniziativa significativa e ambiziosa che richiede uno sforzo collettivo da parte di tutti gli Stati membri dell’UE, imprese e cittadini per raggiungere i suoi obiettivi.

  • Economia circolare Normativa

    Fine Vita di un Prodotto

    La fine vita di un prodotto si riferisce alla fase in cui un prodotto ha raggiunto la fine della sua vita utile e viene smaltito o riciclato.

    Nei sistemi a Ciclo Lineare, questo momento coincide con lo smaltimento del prodotto stesso, mentre nell’Economia Circolare, lo scarto non viene visto come rifiuto, ma come nuovo input che rientra nel circolo economico-produttivo, dando vita ad un sistema chiuso, dove lo sfrido è la materia prima-seconda.

    Per migliorare la gestione della fine vita dei prodotti, molti paesi hanno introdotto leggi e normative che impongono alle aziende di gestire in modo sostenibile i loro prodotti. Ciò include la responsabilità estesa del produttore (EPR), che impone ai produttori di assumersi la responsabilità della gestione dei loro prodotti a fine vita, inclusa la raccolta, il riciclaggio e lo smaltimento appropriato dei prodotti.

    Inoltre, l’economia circolare incoraggia l’adozione di modelli di business basati sulla fornitura di servizi anziché sulla vendita di prodotti.

    In questo modo, l’azienda si fa carico della gestione dei prodotti a fine vita, promuovendo la riparazione, il riuso o il riciclaggio, e può creare nuove opportunità di lavoro e innovazione.

  • Economia circolare

    ESG

    L’Environmental Social Governance (ESG) è un insieme di criteri che vengono utilizzati dagli investitori e dalle aziende per valutare il grado di sostenibilità e responsabilità sociale delle attività aziendali.

    In particolare, i criteri ESG sono suddivisi in tre categorie principali: Ambientale, Sociale e Governance.

    L’adozione di criteri ESG è diventata sempre più importante negli ultimi anni, poiché questi fattori sono sempre più rilevanti per gli investitori e per i consumatori che vogliono supportare le aziende con un’impronta sostenibile.

    Risorse:

  • Economia circolare Comunicazione

    Greenwashing

    Il green washing è un termine che indica la pratica di utilizzare tecniche di marketing o comunicazione per promuovere prodotti o servizi come ecologici o sostenibili, quando in realtà non lo sono o hanno un impatto ambientale molto limitato.

    In altre parole, si tratta di un modo per far apparire un’azienda come impegnata a favore dell’ambiente senza che ci siano reali azioni a sostegno di tale impegno.

    Il green washing è considerato un comportamento eticamente discutibile, in quanto può essere fuorviante per i consumatori e ostacolare i veri progressi in materia di sostenibilità.

  • Economia circolare Certificazioni

    Certificazione Ambientale

    La certificazione ambientale è un certificato che attesta, attraverso criteri tecnici e normativi, l’impegno di un’azienda a limitare il proprio impatto negativo sull’ambiente.

    Esempi di certificazione sono l’Ecolabel, ISO 14001, EMAS, ISO 50001.

    Per ottenere questi riconoscimenti, le aziende devono rivolgersi a un organismo indipendente autorizzato. In Italia l’autorizzazione è data da Accredia, l’Ente Italiano di Accreditamento.

  • Certificazioni

    Etichetta Ambientale

    L’etichetta ambientale è un sistema di etichettatura e certificazione che viene utilizzato per identificare i prodotti che hanno un impatto ambientale ridotto rispetto ad altri prodotti simili sul mercato.

    L’Etichetta Ambientale ha l’obiettivo di dichiarare le caratteristiche di sostenibilità di un prodotto o un servizio.

    Sono strumenti fondamentali per contrastare la pratica del Green Washing da parte di enti, organizzazioni e aziende, così da rendere la comunicazione verso il consumatore finale più trasparente possibile, in modo che possano fare scelte d’acquisto più sostenibili.

    Inoltre, l’etichetta ambientale può anche motivare le aziende a produrre prodotti più sostenibili, poiché le aziende che ottengono l’etichetta ambientale possono distinguersi dalla concorrenza e acquisire una reputazione di sostenibilità.

    In Europa, il sistema di etichettatura ambientale più noto è l’EU Ecolabel, che indica che il prodotto è stato prodotto secondo rigorosi standard ambientali stabiliti dall’Unione Europea.

  • Economia circolare

    Estensione di vita del prodotto

    L’estensione di vita del prodotto è un concetto che si riferisce alla capacità di un prodotto di durare più a lungo del normale, mantenendo comunque le sue funzionalità e caratteristiche.

    L’estensione di vita del prodotto è un concetto chiave dell’economia circolare, che mira a ridurre il consumo di risorse naturali e a minimizzare la produzione di rifiuti attraverso l’uso di modelli di produzione e consumo sostenibili.

    In un’economia circolare, l’estensione di vita del prodotto è vista come una soluzione per contrastare il modello di consumo eccessivo e di produzione di rifiuti.

    Può essere ottenuta attraverso l’adozione di strategie come la riparazione, il riuso e il riciclo, tali da mantenere il valore dei materiali e dei prodotti esistenti, riducendo la necessità di produrre nuovi materiali e prodotti e diminuendo la quantità di scarti.

    Diversi sono i vantaggi economici, tra cui la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della riparazione e della manutenzione, il risparmio sui costi di produzione attraverso l’uso di materiali riciclati e la creazione di nuovi mercati per prodotti rigenerati e riparati, nonché una maggiore soddisfazione del cliente, poiché i prodotti duraturi e di alta qualità possono offrire un migliore rapporto qualità-prezzo e possono soddisfare le esigenze dei consumatori per periodi di tempo più lunghi.

  • Economia circolare

    Energie Rinnovabili

    Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e che non si esauriscono, come ad esempio il sole, il vento, l’acqua, la biomassa e la geotermia, e che sono in grado di ridurre l’emissione di gas a effetto serra e limitare i cambiamenti climatici.

    Queste fonti di energia stanno diventando sempre più importanti a livello globale, in quanto rappresentano un’alternativa sostenibile alle fonti di energia non rinnovabili, come il petrolio, il gas e il carbone, che sono finite e producono emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico.

    Le energie rinnovabili possono essere utilizzate per produrre energia elettrica, riscaldamento, raffreddamento e trasporti.

    Tra le tecnologie utilizzate per la produzione di energia rinnovabile ci sono i pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia solare, le turbine eoliche per la produzione di energia eolica, le centrali idroelettriche per la produzione di energia idroelettrica e i sistemi geotermici per la produzione di energia geotermica.

  • Economia circolare

    Economia Verde

    L’economia verde è un modello di sviluppo economico che mira a raggiungere la crescita economica sostenibile e la protezione ambientale simultaneamente.

    L’obiettivo dell’economia verde è quello di creare sistemi produttivi e di consumo che siano in grado di preservare le risorse naturali e promuovere il benessere sociale ed economico.

    Questo modello si basa sull’idea che lo sviluppo sostenibile sia possibile solo se si trovano soluzioni innovative per rispondere alle sfide ambientali ed economiche.

    In sostanza, l’economia verde punta a creare un sistema economico più equo e sostenibile, che sia in grado di soddisfare le esigenze delle attuali generazioni senza compromettere le risorse e le opportunità delle generazioni future.

  • Economia circolare

    Ciclo a Cascata

    Il ciclo a cascata è un modello di economia circolare in cui i rifiuti vengono utilizzati come risorse per la produzione di nuovi prodotti, in modo da evitare lo spreco di materiali e ridurre l’impatto ambientale.

    Il ciclo a cascata prevede una serie di fasi in cui i materiali vengono recuperati, smontati, riparati e riciclati, creando così una catena di produzione in cui ogni fase sfrutta i materiali e le risorse provenienti dalla fase precedente.

    In questo modo si riducono i costi di produzione, si limita lo sfruttamento delle risorse naturali e si riducono le emissioni di gas serra.

    Il ciclo a cascata è una delle strategie chiave per l’economia circolare, in quanto permette di massimizzare il valore dei materiali e delle risorse, minimizzando l’impatto ambientale e creando nuove opportunità di sviluppo economico sostenibile.

  • Economia circolare

    Ecologia industriale

    L’ecologia industriale è un campo di studio interdisciplinare che si concentra sulla progettazione e l’ottimizzazione dei sistemi industriali in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale.

    L’obiettivo principale dell’ecologia industriale è quello di creare sistemi di produzione sostenibili che minimizzino il consumo di risorse naturali, la produzione di rifiuti e l’inquinamento.

    In pratica, l’ecologia industriale cerca di creare un ciclo virtuoso in cui i rifiuti di un’azienda diventano risorse per un’altra, in modo da ridurre la produzione di scarti e la pressione sull’ambiente.

  • Certificazioni

    Ecolabel

    Il marchio Ecolabel UE è un marchio di qualità ecologica volontario che è soggetto a certificazione da parte di un’organizzazione indipendente e si basa su una serie di criteri di selezione scientificamente stabiliti che considerano le implicazioni ambientali di beni o servizi per tutto il loro ciclo di vita (organismo competente).

    L’Ecolabel dell’Unione Europea (EU Ecolabel) identifica beni e servizi che, pur mantenendo elevati requisiti prestazionali, si distinguono per un minore impatto ambientale nel corso del loro intero ciclo di vita.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Chimica verde

    Secondo un’idea specifica nota come “chimica verde”, gli studi di chimica ed ingegneria chimica si basano sulla creazione di beni e procedure che riducono o eliminano completamente l’uso e la produzione di sostanze pericolose.

    Essa si riferisce all’intero ciclo di vita di una sostanza chimica, compresa la sua creazione, uso e smaltimento.

    È, per definizione, la progettazione di prodotti e processi chimici che minimizzano o evitano completamente l’uso o la generazione di composti che potrebbero mettere in pericolo le persone o l’ambiente.

    Poiché è preferibile evitare i rifiuti piuttosto che trattarli o smaltirli dopo la loro produzione, occorre stabilire modalità sintetiche per l’uso e la produzione di sostanze chimiche con la minor quantità possibile di tossicità.

  • Normativa

    CAM

    Al fine di trovare la soluzione di progettazione, il prodotto o il servizio più rispettosi dell’ambiente per tutto il suo ciclo di vita, tenendo conto della redditività del mercato, i criteri ambientali minimi (CAM) sono requisiti ambientali stabiliti per le varie fasi del processo di acquisto.

    Con decreto del Ministero della Transizione Ecologica, i CAM sono definiti come una componente del Piano per la Sostenibilità Ambientale dei Consumi nel Settore della Pubblica Amministrazione.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Biomimetica

    Lo studio e l’imitazione dei processi biologici e biomeccanici in natura e negli esseri viventi è noto come biomimetica e serve come fonte di ispirazione per il progresso degli sforzi umani e della tecnologia.

    La natura viene utilizzata nella progettazione di articoli e prodotti tecnici come modello, misura e guida.

    La creazione di progetti basati sulla biomimetica richiede una comprensione di come funzionano i sistemi naturali per applicare tali principi alle invenzioni umane.

    Con una minore influenza negativa sull’ambiente e una maggiore versatilità, questo sistema consente lo sviluppo di nuove tecnologie e strutture.

  • Economia circolare

    Biomassa

    La biomassa è il materiale organico prodotto da piante e animali che è stato specificamente trattato per essere utilizzato come biocarburante nelle centrali elettriche.

    È una fonte di energia rinnovabile che riduce la dipendenza dai combustibili fossili. I materiali di origine organica dai quali si ricava energia sono i rifiuti agricoli, i ramoscelli verdi della silvicoltura e dell’agricoltura, i rifiuti organici urbani, i rifiuti di lavorazione dell’industria agroalimentare, i residui della legna da ardere e le alghe.

    La combustione della biomassa produce calore e genera una quantità di anidride carbonica simile a quella prodotta da un tipico processo di fotosintesi in natura.

  • Normativa

    Agenda 2030

    L’Agenda 2030, approvata il 25 settembre del 2015 in seno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e sottoscritta dai 193 paesi membri dell’ONU, indica 17 obiettivi(SDGs) e 169 “target” o sotto-obiettivi da raggiungere entro il 2030.

    Rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per l’impegno nazionale e internazionale teso a trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, quali l’estrema povertà, i cambiamenti climatici, il degrado dell’ambiente e le crisi sanitarie.

    Sono Obiettivi comuni che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

  • Economia circolare Comunicazione

    Branding Verde

    Con il termine Branding Verde (o Green Branding), si intendono tutte le attività di comunicazione e promozione, messe in atto da imprese, associazioni o startup, volte a valorizzare gli aspetti e i valori di sostenibilità del proprio brand, in linea con la tutela dell’ambiente, rispettando i principi di sostenibilità ambientale

    il Green Branding offre alle realtà Green strumenti creativi ed efficaci per diffondere i propri messaggi attraverso attività di comunicazione ecosostenibile.

  • Economia circolare Comunicazione

    Bioeconomia Circolare

    Secondo la definizione della Commissione Europea, la bioeconomia “concerne tutti i settori e i sistemi basati su risorse biologiche (specie animali e vegetali, microrganismi e la biomassa che ne deriva, compresi i rifiuti organici)”, ovvero comprende “tutti i settori della produzione primaria che utilizzano e producono risorse biologiche (agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura), e tutti i settori economici e industriali che utilizzano risorse e processi biologici per la produzione di alimenti, mangimi, prodotti a base biologica, energia e servizi”.

    Allontanarsi dalle materie prime fossili verso un’economia circolare e sostenibile basata su risorse e processi biologici e orientata ai cicli naturali dei materiali, è ciò che rappresenta il concetto di bioeconomia.

  • Economia circolare

    Finanza Sostenibile

    La Finanza Sostenbile è quella branca della finanzia che opera all’interno del mercato analizzando investimenti tramite due strumenti principali: i criteri ESG e gli Investimenti Socialmente Responsabili (ESG).

  • Economia circolare

    Eco-efficienza

    L’Eco-efficienza è quel processo o insieme di processi che porta alla realizzazione di un prodotto (inteso come prodotto fisico o servizio) cercando di avere il minor impatto ambientale possibile, partendo dall’astrazione della materia prima fino ad arrivare al consumo e smaltimento dell’oggetto.

    Sebbene, l’Eco-efficienza mgiliori la produttività delle risorse, resta bloccata nell’attuale modello di produzione e consumo e, in sostanza, rende l’attuale modello lineare meno negativo.

  • Economia circolare

    Eco-efficacia

    L’Eco-efficacia viene utilizzato come parametro per valutare la capacità di un processo o più processi di raggiungere i propri obiettivi, tenendo sotto controllo i propri impatti e conseguenze sugli ecosistemi coinvolti durante l’intero ciclo di vita del prodotto.

    Questo strumento ha lo scopo di creare soluzioni nuove, studiate per sisanare l’ambiente, in maniera tale che l’attività umana possa avere un impatto che faccia bene al mondo.

  • Economia circolare Comunicazione

    Ecodesign

    L’Ecodesign (o design/progettazione sostenibile) è un modello economico che coinvolge l’intero processo di ideazione, progettazione, vendita sul mercato e smaltimento di un prodotto che rispetti l’ambiente, attraverso la riduzione ai minimi livelli dell’impatto negativo che potrebbe avere sull’ecosistema.

    Di conseguenza, i materiali scelti dovranno essere sostenibili e riciclabili nel massimo rispetto dell’ambiente e delle risorse primarie.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Dalla Culla al Cancello

    “Dalla Culla al Cancello” fa riferimento alla fase presente anche all’interno dell’analisi LCA, ovvero l’analisi del ciclo di vita del prodotto, che parte dall’estrazione delle materie prime vergini fino ad arrivare all’uscita del prodotto dallo stabilimento.
    Tale fase della LCA è fondamentale non solo per costruire in maniera corretta il profilo di sostenibilità di un prodotto, ma per individuare anche potenziali sprechi e opportunità di ottimizzazione e risparmio.

  • Economia circolare

    Ellen MacArthur Foundation

    La Ellen MacArthur Foundation, fondata nel 2010 da Ellen MacArthur, è l’organizzazione a livello internazionale, punto di riferimento su temi quali la sostenibilità e l’economia circolare.

    Con sede principale in Inghilterra, opera oggi con importanti brand o organizzazioni per accellerare la transizione verso un’economia più verde e circolare, tramite la realizzazione di partnership e l’organizzazione di iniziative volte a sensibilizzare la comunità su questi temi.

    Risorse:

  • Certificazioni

    Dichiarazione Ambientale di Prodotto

    La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) è una etichettatura ambientale legata al prodotto di tipo III (secondo la norma UNI ISO 14025:2006).

    Questa etichetta permette di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi valutate secondo la metodologia di analisi LCA.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Decarbonizzazione

    Il termine decarbonizzazione indica una serie di attività volte alla riduzione o azzerimento delle emissioni di anidride carbonica (CO2) all’interno di uno specifico sistema.

    Queste attività possono andare dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, fino a vere e proprie politiche aziendali volte al riprogettazione di processi produttivi impattanti.

    Il concetto di decarbonizzazione ha deverse inclinazione a seconda del contesto in cui lo trova, mantenendo tuttavia alla base sempre lo stesso concetto: trovare soluzioni non incentrate sull’utilizzo di combustibili fossili.

    Fonte: Sfridoo

  • Economia circolare

    Dalla Culla alla Tomba

    “Dalla Culla alla Tomba” (in inglese Cradle to Grave) è il sistema di progettazione lineare del ciclo di vita, al cui interno il prodotto viene creato, consumato e smaltito creando in tal modo un impatto sull’ecosistema.

    La Cradle to Grave è oggi il sistema più presente all’interno dei business del ventunesimo secolo, i quali propongono ancora al proprio pubblico prodotti che si limitano a soddisfare i bisogni, senza tener conto delle possibili ricadute ambientali post utilizzo.

    Nella maggior parte dei casi questo termine lo si trova accostato al termine “Dalla Culla alla Culla”, che rappresenta un cambio di paradigma: da processi lineari a processi circolari.

  • Economia circolare

    Dalla Culla alla Culla

    “Dalla Culla alla Culla” (in inglese Cradle to Cradle) è un modo di pensare, ideare e creare il design di un prodotto, in maniera che questo abbia un impatto ambientale minimo una volta terminato il suo utilizzo.

    La Cradle to Cradle riprende in questo modo, con strumenti artificiale, il ciclo perfetto della natura, dove tutto quello che estratto e prodotto viene restituito alla terra stessa, senza creare scarti non valorizzati.

    Collegata alla Cradle to Cradle, esiste una certificazione utile alle aziende per migliorare la propria reputazione di brand, per ottenere un vantaggio competitivo e per progettare prodotti di alta qualità.

    Risorse:

  • Economia circolare

    Life Cycle Thinking

    Il Life Cycle Thinking (LCT) è un framework che viene utilizzato per valutare l’impatto ambientale, economico e sociale dei prodotti e servizi lungo il loro ciclo di viita.

    L’utilizzo di questo approccio è importante per avere una visione trasversale sui processi che partono dalla produzione, dall’uso, dal consumo fino ad arrivare al fine vita dei prodotti con lo scopo di individuare possibili innovazioni e miglioramenti che riducano gli impatti ambientali e l’uso di risorse.

    Il LCT trova applicazione pratica attraverso strumenti come la Life Cycle Assessement, il Life Cycle Costing e la Social Life Cycle Assessement.

  • Economia circolare

    Life Cycle Assessment

    La Valutazione del ciclo di vita, conosciuta anche con il termine Life Cycle Assessment (LCA), è un metodo standardizzato che permette di valutare, quantificare e calcolare l’impatto ambientale (es. emissioni di CO2) dell’intero ciclo di vita di un prodotto/servizio.

    Lo stardard LCA è regolamentata a livello internazionale dalle norme ISO 14040:2006 – Principi e quadro di riferimento e ISO 14044:2006 – Requisiti e linee guida.

    La Life Cycle Assessment fornisce quindi un quadro molto dettaglio dei rapporti che intercorrono tra azioni umane e l’ecosistema circostante e del loro relativa ricaduta sull’ambiente.

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  • Certificazioni Comunicazione

    Climate Pledge Certification

    La Climate Pledge Certification è un progetto fondato da Amazon, in collaborazione con Global Optimization, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2040, dieci anni in anticipo rispetto al target fissato nell’Accordo di Parigi.

    Questo progetto comprende al suo interno diverse certificazioni ambientali, tra le più importanti di Compact to Design, per ridurre i packaging dei prodotto e la Cradle to Cradle Certified.

    Il progetto è finanziato dal Climate Pledge Fund, un fondo di due miliardi di dollare per sostenere lo sviluppo di tecnologie per la decarbonizzazione.

    Fonte: Amazon Sustainability

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  • Economia circolare

    Città Circolare

    La Città Circolare è un tipo di sistema urbano rigenerativo, al cui interno sono presenti diversi o tutti i principi dell’Economia Circolare in più delle sue funzioni.

    Tale tipologia di città ha lo scopo di eliminare il concetto di rifiuto e di spreco, grazie alle utlime tecnolgie e innovazioni digitali.

    Inoltre, la città circolare si pone come obiettivi l’aumento della vivibilità e il miglioramento della resilienza per la città stessa e per i propri cittadini.

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  • Economia circolare

    Ciclo di vita del prodotto

    Il Ciclo di vita del prodotto è l’insieme dei passaggi che l’oggetto compie durante la sua intera esistenza: da quando vengono estratte le materie prime per la sua realizzazione, fino a quando perde le sue caratteristiche fisiche o di utilità.

    Le fasi di questo ciclo sono tre: BOL (Bottom Of Life), MOL (Middle Of Life), EOL (End Of Life).

    Ognuna di queste fasi, produce un impatto calcolabile tramite la LCA (Life Cycle Assessment) che ha il ruolo di quantificare la ricaduta ambientale del ciclo di vita del prodotto.

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  • Economia circolare

    Ciclo Chiuso

    Per Ciclo Chiuso, nel settore dell’Economia Circolare, s’intende la capacità di un processo produttivo di elaborare un input trasformandolo in output senza dispendere all’esterno elementi di valore del processo stesso, come energia o materiali di scarto.

    Seguono questo principio i processi che adottano modelli di Economia Circolare e di Simbiosi Industriale.

    L’obiettivo infatti di questi modelli è quello di fare alle aziende gli strumenti per poter trarre il massimo potenziale da elementi che altrimenti son sarebbero valorizzati.

  • Normativa

    Cessazione della qualifica di rifiuto

    Con il termine “Cessazione della qualifica di rifiuto” si fa riferimento a quell’insieme di processi volti al recupero di un determinato rifiuto, il quale al termine del trattamento otterrà la qualifica di materia nuovamente utilizzabile dalle aziende.

    È fondamentale ricordare che tale definizione fa riferimento ai processi coinvolti e non alla materia finale risultante.

    Per questo motivo, la Cessazione della qualifica di rifiuto ha un ruolo più orientato alla corretta gestione, da parte degli operatori, delle materie di scarto.

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  • Economia circolare Normativa

    Bilancio di Sostenibilità

    Il Bilancio di Sostenibilità è un documento informativo, redatto dall’azienda, all’interno del quale sono contenute le principali aree di interesse tra l’impresa stessa e l’ecosistema che la circonda.

    Le aziende vincolate alla sua compilazione sono le organizzazioni di grandi dimensioni, ovvero con più di cinquecento dipendenti. Per le altre aziende la redazione di questo documento è volontaria.

    Generalmente le aree dove si creano legami di interesse, tra l’azienda e l’ecosistema che la circonda, sono quello economico, quello ambientale e quello sociale.

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  • Certificazioni

    Benefit Corporation

    La Benefit Corporation, meglio conosciuta con la forma abbreviata BCorp, è una certificazione, di valore internazionale, rilasciata da B Lab, una organizzazione non-profit statunitense.

    Per ottenere tale certificazione le aziende devono raggiunge un punteggio minimo collegato a specifici standard sulle proprie prestazioni ambientali e sociali.

    La principale differenza tra aziende traduzione e BCorp, è proprio il focalizzarsi su questi sono gli impatti positivi che l’azienda persegue che vanno oltre il mero guadagno economico.

  • Economia circolare Comunicazione

    Plastic Free

    Plastic-free, che letteralmente significa “liberi dalla plastica”, è spesso denunciato solo come uno slogan di marketing, ma è in realtà un impegno per un uso più corretto di questo materiale, dato che un mondo senza plastica è impossibile.

    Essere Plastic-free significa rinunciare agli oggetti monouso in plastica laddove esistano sul mercato alternative riutilizzabili che consentano di mantenere le necessità di igiene, conservazione e integrità.

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  • Economia circolare

    Sfridoo

    Azienda italiana che supporta le imprese nella valorizzazione di scarti di produzione, avanzi di magazzino e cespiti aziendali, secondo i principi dell’Economia Circolare. Con la visione di eliminare il concetto di rifiuto, Sfridoo ha la missione di generare il mercato della materia seconda attraverso l’introduzione di una concreta Simbiosi Industriale tra le imprese.

  • Economia circolare

    Economia Circolare

    L’economia circolare è un modello economico che prevede un sistema di produzione e consumo che implica la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

    In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo, puntando piuttosto alla performance dei prodotti e dei sistemi.

    I principi dell’economia circolare sono un cambio di paradigma con il tradizionale modello economico lineare, fondato sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”.

    Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo.

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